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Sfidarsi in kart su un quarto di miglio
TKART Staff
01 Febbraio 2017

In Florida, negli States, per provare che effetto fa lanciare due kart KZ su una pista per dragster. Alla ricerca di un record mai tentato prima.

Diciamo esattamente come sono andate le cose; senza favoleggiare: decidiamo di partire dall’Italia in direzione Florida per provare l’ebbrezza di fare un giro con un KZ su un ovale.

Siamo in OTK USA, la sede che OTK (l’azienda produttrice dei telai Tony Kart, Kosmic, FA Kart...) ha impiantato negli Stati Uniti, e di fronte a noi c’è Andre Martins (che di questa struttura è il responsabile operativo).

Ecco, è lui la nostra salvezza, è lui il “matto” che se ne esce con la frase: “Non c’è l’ovale? Andiamo su una pista per dragster”.
E 45 minuti dopo siamo all’Orlando Speed World, una pista per dragster.

In mezzo a dei dragster.
Con un kart, però.

Trattasi di Tony Kart Racer EVK dotato di motore ROK Shifter, ovvero numero 6 marce per spalmare a terra, lungo il quarto di miglio a disposizione, circa 45 CV.

Perché di questo si parla: aspettare il verde e scannare a più non posso per 10 secondi o poco più.

A dire il vero, dall’entusiasmo iniziale ora siamo passati all’apprensione totale.

Perché viaggiare a oltre 150 km/h (questa la velocità che ipotizziamo di raggiungere) con un muretto in cemento che ti accompagna mano nella mano, a un distanza di un paio di metri lungo tutto il percorso, non offre una sensazione rassicurante a chi, in kart, è cresciuto a pane e “vie di fuga”.

E perché una cosa è gestire un grippaggio o una gomma che scoppia su un normale circuito per kart alle normali velocità di un kart, un’altra è farlo in queste condizioni.

Fa niente, ormai siamo qui e tanto vale buttarsi.

La prima prova...(continua su TKART Magazine, nel canale UNA VOLTA NELLA VITA)

 

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