Scegli la lingua.
TKART magazine Una Volta nella Vita | Toccare il kart di Senna
Exclusive Content

TOCCARE
IL KART
DI SENNA

TKART Staff
02 Dicembre 2016
alt
Per chi ama il motorsport, Ayrton Senna è, ancora oggi, l’icona di un mito. Ecco perché vedere da vicino il kart DAP con il quale è “diventato grande” non ha prezzo
Advertisement
Due telai e sei motori. Questo, di norma, era “l’arsenale” messo a disposizione di Ayrton Senna per le gare più importanti dalla DAP, realtà italiana fondata dai fratelli Angelo a Achille Parilla, unica squadra con la quale Senna ha corso in kart. Non la dotazione infinita a cui sono abituati i piloti di adesso, ma, per l’epoca, nemmeno poca cosa.

Oggi, uno di quei kart, per la precisione il modello WTR 101 segnato dal numero di serie 1-803, è conservato da Angelo Parrilla, che lo tiene come un gioiello e lo concede volentieri per le diverse rievocazioni storiche che ogni tanto vengono fatte. Oppure, lo utilizza per esaudire le richieste di qualche giornalista che, come noi di TKART, chiede di poterlo vedere da vicino.

Il fascino dello storico kart già di per sé è eccezionale; il fatto che lo abbia usato Senna lo rende unico. Per non parlare delle storie che ci girano intorno, a cominciare da quella che vorrebbe che questo mezzo sia finito in mano a Senna... per caso.

TELAIO
Forse qualcuno si sarà già chiesto: “Ma i telai DAP dell’epoca non eranorossi?”. Giusto: erano rossi; infatti questo non era un telaio ufficiale.
Successe che in uno scampolo delle prove del Mondiale dell’Estoril, Achille Parrilla chiese ad Ayrton di provare il motore raffreddato ad acqua che la DAP già all’epoca produceva.
L’impianto freno prevedeva un solo disco, al posteriore, ventilato e alleggerito. Il comando era idraulico, senza recupero del gioco. Da notare i particolari già in magnesio: la DAP era l’unica Casa dell’epoca a montarli sui propri mezzi, realizzando internamente mozzi, portacorona, portadisco e cerchi
alt
Al di là dell’essenzialità e dell’assenza di carenature, i kartisti più giovani potrebbero stupirsi per l’assale da “soli” 25 mm. All’epoca, al massimo, si arrivava a 30 mm, ma Senna preferì sempre quello da 25. Ovvero: una dimensione che è la metà di quella usata oggi!
alt
Siccome tutti i telai “ufficiali”, rossi, erano impegnati, il motore venne montato su una scocca usata da Lanzetti in una gara in Italia e rimasta quasi per caso sul camion DAP.
Senna fece pochi giri, scese e disse ad Achille: “Il motore non va per niente. Ma il telaio vola”.
Così, volle che gli montassero il motore giusto su quella scocca, e con quella corse il mondiale e tutte le sue successive gare in kart.

MOTORE
Il motore è il DAP T70, raffreddato ad aria, con cilindrata da 100 cc per una potenza di poco più di 21 cavalli e un regime massimo di 16.800 giri.
La V bianca che si vede verniciata sulle alette è il segno che apponevano i commissari sul materiale controllato per essere usato in gara. Anche il carburatore (senza la presenza di alcun filtro dell’aria) è dellaDAP e ha un diametro di 27 mm.
Il kart e la tuta di Senna in una suggestiva fotografia scattata da Riccardo del Conte
alt
Il DAP WTR 101 nelle sue linee essenziali, in fondo, parla la stessa lingua del kart moderno. La sua età si fa però pienamente sentire guardando il serbatoio: una tanica di plastica (da 5 litri) fissata con il nastro adesivo al telaio e con dei semplici buchi per far passare i tubi della benzina
alt
Il motore con la “V” sulle alette: segno lasciato dai commissari dopo aver controllato il materiale da utilizzare in gara. La scocca ha tubi tutti da 28 mm di diametro
alt
Continua a leggere l'articolo abbonandoti a soli 0,96 € / settimana
4
Esplora questi e tanti altri
contenuti premium
Vai al Magazine