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Doppio podio Parolin nella Mini e nella OK-Junior con Khavalkin e Kucharczyk
GM
Giovanni Mele
21 Novembre 2019

Ultimo appuntamento internazionale della stagione 2019, la WSK Final Cup è stata caratterizzata da un meteo umido e fresco sul circuito di Adria con un asfalto sempre scivoloso. Nel team Parolin Racing Kart le buone performance non sono mancate: pole position di Rashid Al Dhaheri nella 60 Mini e secondo posto di Anatoly Khavalkin, terzo posto nella OK-Junior di Tymoteusz Kucharczyk e gli eccellenti risultati di Hugo Sasse nella OK.

Sempre ottimamente rappresentati nella 60 Mini, i telai Parolin erano più della metà nel parterre di Adria tra i più giovani con una proporzione simile nella Top-10. Le performance effettuate nella OK-Junior e nella OK hanno anche confermato il valore di Parolin nelle altre categorie. In generale nel meeting il team ufficiale Parolin Racing Kart ha ottenuto una pole position nella Mini grazie ad Al Dhaheri, ma anche cinque vittorie nelle manche e tre vittorie nelle prefinali, oltre al doppio podio di Khavalkin et Kucharczyk. Segno indiscutibile della sua competitività a qualsiasi livello e della qualità del suo programma dalla Mini alla OK, il team Parolin è stato l’unico a registrare delle vittorie nelle manche delle tre categorie.

“Siamo molto fieri della stagione che abbiamo fatto”, ha dichiarato Marco Parolin. “L’entusiasmo per i nostri telai si è manifestato a ogni gara, qualunque fossero le condizioni. Che fosse il forte caldo estivo o le temperature più basse e la pioggia autunnali, i Parolin hanno sempre permesso al loro pilota di metterne in evidenza il talento. Era il nostro scopo iniziale e i nostri risultati hanno superato le attese. L’altro punto di soddisfazione è il nostro Racing Team. La filosofia che ci contraddistingue nella produzione dei nostri telai la applichiamo anche qui. Accompagniamo il percorso dei giovani piloti partecipando alla loro formazione verso il livello più alto. Il rapido successo diAnatoly Khavalkin nella 60 Mini, la promettente evoluzione di Tymoteusz Kucharczyk nella OK-Junior sono degli ottimi esempi, oltre alle performance realizzate da piloti che sono già una conferma come James Wharton nella Junior o Hugo Sasse nella OK.”

Hugo Sasse ha infatti realizzato un ottimo percorso nella categoria regina. Dopo il secondo tempo del suo gruppo nelle prove cronometrate, è riuscito a recuperare il ritardo causato dal suo ritiro in una manche vincendo la sua prefinale con il miglior tempo. Partito male in finale sulla parte ancora umida della pista, Hugo è riuscito a riguadagnare 12 posizioni fino a terminare ottavo nella WSK Final Cup. Nel frattempo, Tadas Bagdonavicius si lanciava nel bel mezzo della competizione internazionale in condizioni poco favorevoli.

Autore del terzo tempo nel suo gruppo nella OK-Junior, James Wharton ha ottenuto un eccellente secondo posto nella sua prefinale. In difficoltà alla partenza della finale, è riuscito a rimontare dalla tredicesima alla settima posizione.  Solido nelle avversità, Tymoteusz Kucharczyk ha rimontato di dieci posizioni nel corso delle manche confermandosi in prefinale e rimontando di altre quattro posizioni in finale fino a salire sul terzo gradino del podio concludendo così una stagione promettente. Henri Saaskilahti ha realizzato un ottimo percorso fino al 26° posto finale. Rallentato da un ritiro nella manche, Matheus Ferreira ha sfiorato la Top-10 della sua prefinale prima di dover rinunciare prematuramente in finale. Giovanni Trentin ha mancato di poco la sua qualifica per la finale, Mateo Rubio si è trovato in difficoltà sotto la pioggia, mentre Keanu Al Azhari ha debuttato nella OK-Junior.

Rashid Al Dhaheri ha debuttato con la pole position nella 60 Mini e ha vinto due manche oltre alla sua prefinale con il miglior tempo. Si è battuto nella Top-3 in finale per poi cedere verso la fine a causa delle condizioni variabili. Tredicesimo nelle prove cronometrate, Anatoly Khavalkin ha rimontato nelle manche e ha vinto la sua prefinale con il miglior giro per poi disputare una straordinaria finale che si è conclusa per la prima volta sul secondo gradino del podio.  Classificato 45° al termine delle manche, Shimo Zhang si è qualificato rimontando di nove posizioni nella sua prefinale per poi mantenere il suo posto nella finale. Peter Bouzinelos ha avuto troppi problemi nelle manche e non ha potuto raggiungere la finale.

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