La fibra di carbonio è un materiale ancora relativamente giovane, dalle caratteristiche di leggerezza e resistenza impressionanti, tale da scalzare, soprattutto nel motorsport, kart compreso, materiali come acciaio, alluminio, magnesio e titanio. Almeno per alcune applicazioni.

La fibra di carbonio è composta da filamenti in carbonio di spessore infinitesimale (5-10 micrometri).

Dotati naturalmente di grande resistenza alla trazione, questa aumenta ulteriormente quando i filamenti vengono intrecciati, così come avviene per i fili di una cima da barca.
La resistenza dei filamenti, però, è solo a trazione. Per rendere il carbonio resistente anche a flessione e compressione, la fibra deve essere combinata con una resina, creando quello che si chiama un materiale composito.

IL CARBONIO E IL MOTORSPORT 
Il carbonio è ampiamente utilizzato nel mondo dei motori, F1 in testa, ma con precisi limiti.
Nel kart, per esempio, è vietato nella realizzazione delle scocche. Si può, invece, utilizzare per i sedili, le pianaline e i copricatena, con un buon risparmio di peso e un aumento della rigidità.
Il carbonio, infatti, ha un modulo elastico, e quindi di resistenza a flessione e torsione, nettamente superiore sia all’acciaio, con cui sono realizzate le pianaline standard, sia alla vetroresina, usata per i sedili.
Interessante come alcune aziende abbiano anche azzardato la realizzazione di cerchi e pistoni in composito di carbonio, senza però avere successo.

PESI
Nel kart si utilizzano componenti (porta cuscinetti, cerchi, pedaliere, mozzi, minuteria...) in alluminio e magnesio. La differenza è relativa sia al peso, sia alle prestazioni, viste le diverse rigidità e i diversi coefficienti di dispersione del calore dei due materiali.
Negli ultimi anni.…(continua su TKART Magazine, nel canale FOCUS TECNICO)

PRODUZIONE (...)

RIGIDITA' (...)

TENTATIVI FALLITI (...)

VANTAGGI (...)