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La Rok Asia di Domenico Cicognini
GM
Giovanni Mele
09 Dicembre 2019

Il Campione Rok Superfinal 2019, Domenico Cicognini si è conquistato l’opportunità di andare a correre la Rok Cup Asia Final 2019 con la vittoria di ottobre alla South Garda. Domenico non si è fatto sfuggire questa splendida opportunità messagli a disposizione dalla Vortex e sul KF1 Karting Circuit di Singapore, si è goduto un’esperienza nuova e tutta adrenalinica.

Com’è stato l’approccio all’evento Rok Cup Asia?
“Il clima sportivo era fantastico, il fatto di essere tutti vicini a condividere la stessa "tettoia" è stato bello. Per quello che ho potuto vivere, è evidente che a Singapore sono tutti grandi appassionati di motori e di Rok.”

Quale sensazione hai avuto nel paddock del KF1 Karting Circuit?
“Scenograficamente in Italia il contesto all'interno del paddock è più di impatto, con grandi tende. Ma proprio questo aspetto, per un esterno che viene a vedere le gare, può creare un’idea di "chiusura" rispetto a quanto ho trovato a Singapore dove è tutto più aperto. Con questo ambiente si lavora ugualmente bene.
L'organizzazione è stata pressoché perfetta. C’era l’app per seguire le gare live e, nonostante il susseguirsi di pioggia e sole, il programma è stato sempre rispettato. Questi aspetti, assieme ad altri dettagli positivi, hanno denotato grande professionalità e mi hanno colpito particolarmente.”

Il livello agonistico ti ha soddisfatto? E’ stata una sfida certamente complessa, hai lottato con Rokker molto veloci, su di un tracciato che non conoscevi, diverso da quelli di concezione europea.
“I piloti a mio giudizio sono molto forti ed hanno anche il vantaggio di giocare in casa,”

Da fresco campione assoluto della Super Rok hai accettato la sfida asiatica, affrontando un tracciato decisamente particolare.
“Il primo impatto con la pista di Singapore è stato difficile. In primo luogo, si gira in senso antiorario, una condizione inedita per me. Oltre a questo, la pista è stretta con un’alternanza di tratti lenti e misti, con cambi di direzione molto veloci. Alla resa dei conti, in questa pista, non molto lunga, era compendiato di tutto ed ho impiegato qualche turno per trovare un buon set-up.”

Dopo il primo impatto com’è andata la gara vera e propria?
“Ho iniziato male in qualifica, non mi aspettavo di fare la pole ma pensavo che sarei potuto andare forte. Invece ho fatto parecchia fatica, e ho chiuso solo 10°.
Successivamente, con le gomme usate mi sono rifatto, sono stato veloce e così nelle manches sono arrivato sempre tra i primi tre. Con questo risultato sono partito in pole nella mia prefinale.”

Quale momento ricordi con più forza della tua esperienza a Singapore?
“Sicuramente il momento più carico di emozioni l’ho vissuto in prefinale, quando abbiamo affrontato condizioni sempre variabili. Siamo partiti con l’asciutto e dopo 8 giri ha iniziato a piovere con un ritmo sempre più intenso, sino a trasformarsi in un vero acquazzone.
In queste fasi, in cui avevo le gomme slick, sono rimasto calmo, ho guidato senza forzare anche se ho corso un paio di bei rischi e per poco non finivo fuori pista
Quando la pioggia è diventata fortissima la gara è stata interrotta e mi sono portato a casa la vittoria in prefinale.”

In finale hai sfiorato il podio. E’ stato un buon risultato, oppure sei rammaricato?
“Sapevo che la finale sarebbe stata nel segno della pioggia e nelle prime fasi sono sfilato terzo ed ho faticato un po’. Dopo qualche giro ha iniziato a funzionare tutto ma un contatto con Piccini mi ha fatto andare in testacoda ed ho perso molto tempo…. A questo punto mi sono concentrato ed ho girato sullo stesso ritmo del primo, chiudendo quarto con soddisfazione e consapevole che il podio era alla mia portata.”

Cosa bocci della Rok Asia?
“Solo il parco chiuso che mi è parso piccolo, essendo abituato ai nostri, molto spaziosi.
Un altro aspetto positivo sono state, sia le verifiche tecniche sui motori, che ho notato essere molto precise e dettagliate, sia il fatto che gli stessi motori sono stati piombati il venerdì sera, prima delle qualifiche. Un regolamento che ho apprezzato molto.”

La tua Rok Asia a Singapore, dall’entusiasmo che trasmetti, è stata una bellissima esperienza. Stai già pensando all’edizione 2020 della Rok Asia?
“Ci vorrebbe una Singapore qui da noi, perché è una pista diametralmente opposta ai nostri canoni, che mette in mostra il valore del pilota.
Si, è stata un’esperienza che sarei onorato di ripetere e per questo ringrazio Rok e Vortex che mi hanno permesso di vivere una settimana incredibile, insieme al mio meccanico Giacomo Fiorini (Flowers Racing) che ha fatto un lavoro incredibile, permettendomi di lottare per la vittoria.
Ci vediamo nel 2020.”

Foto: Rok Cup Asia

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