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18^ Rok Cup Superfinal. L'edizione delle novità è un successo
GM
Giovanni Mele
21 Ottobre 2020

È stato un evento memorabile anche questo, nonostante le condizioni particolari in cui si è svolto. La Rok Cup Superfinal 2020 non è stata fermata dall’emergenza sanitaria ed ha scoperto una nuova ed interessante location, Franciacorta Karting Track.
Il nuovissimo impianto è stato teatro di un weekend indimenticabile, in cui Rokker provenienti da 30 differenti nazioni si sono sfidati, come sempre, a viso aperto, in un evento unico.
Il responso della pista ci ha consegnato due conferme, Marco Chiari (Expert Plus Rok) e Alex Machado (AND- Super Rok) e cinque nomi nuovi: Jan Przyrowski (POL - Mini Rok), Riccardo Ianniello (ITA – Junior Rok), Aleksander Bardas (POL – Senior Rok), Renato Jader-David (USA– Expert Rok), e Alessandro Buran (ITA – Shifter Rok).

PREMI SEMPRE SPECIALI. Le cerimonie di premiazione si sono svolte, diversamente dal solito, immediatamente dopo l’arrivo, nel pieno rispetto delle direttive vigenti. Tutti i Rokker ed i presenti, se pur dotati di mascherine, sprizzavano entusiasmo e soddisfazione da tutti i pori.
Non ha subito alcuna modifica, invece, la consistenza del montepremi, sempre magnifico e degno del grande evento che è la Rok Cup Superfinal.
A tutti i campioni sono andati motori, materiale tecnico e gli immancabili Super Trofei. Consistenti premi sono andati a tutti i primi cinque di ogni classifica.

MINI ROK. PRZYROWSKI DOMA GLI SCATENATI MINI

La finale non delude le aspettative e regala 12 giri di emozioni pure. Nei primi giri a dare spettacolo ci pensano Przyrowski (POL) e Sorensen (USA) che prendono la testa della gara e sembrano in grado di staccare il resto degli inseguitori. Gladysz (POL), Peebles (AUS), Matveev (RUS) e Hanna Hernandez (COL) non si arrendono e in poche tornate riescono a riprendere i fuggitivi. Inizia così una seconda parte di gara ricca di sorpassi che lascia tutti con il fiato sospeso.
Nel gruppo di testa si perde Gafrarar (USA) al 10^ giro, a causa del paraurti posteriore che si sgancia, al Rokker viene esposta la bandiera nera con disco arancio (rientrare ai box per problema meccanico).
Dopo alcuni spettacolari sorpassi, Matveev, Przyrowski, Sorensen, Hanna Hernandez e Gladysz si presentano in quest’ordine allo sprint finale con gli inseguitori, Lassota (POL) e Peebles (AUS) non lontano e pronto a balzare addosso ai tre di testa.
Sul curvone finale il quintetto si apre a ventaglio ed è Przyrowski che risolve a suo favore la volata, aggiudicandosi il titolo Rok Cup Superfinal 2020. Sul podio salgono Sorensen (2^) e Gladysz, autore di un eccezionale ultimo giro.
Le classifiche verranno ufficializzate dopo le verifiche tecniche eseguite sui motori dei primi che è in corso presso la Vortex (articolo previsto dal regolamento e messo in atto).

JUNIOR ROK. IANNIELLO INCONTENIBILE È CAMPIONE

Il primo colpo di scena si verifica allo start del giro di formazione con Ladina (ITA) che dalla prima fila resta, purtroppo, fermo e deve accodarsi al gruppo. Il giovane italiano da vita ad una magnifica rimonta, ma la delusione è grande.
Allo spegnersi dei semafori Deligny (FRA) e Douglas (NZL) prendono le redini della corsa e si alternano al comando; al terzo passaggio Douglas compie un piccolo errore e perde la testa della gara a favore di Deligny e Halatnik, che a agganciato i leaders.
Inizia a questo punto una lotta serrata tra Deligny, Halatnik (POL) e Douglas che caratterizza il primo terzo di gara. Il francese Deligny sembra poter guadagnare quel tanto che basta per mettersi al sicuro da ogni attacco ma, a sorpresa, Ianniello, dalla 13^ posizione recupera in modo strepitoso e al decimo giro (su 16) completa il suo capolavoro e si porta in scia al leader, sorpassandolo senza appello.
Per il terzo posto Halatnik si deve difendere dagli attacchi di Douglas, sino a quando i due vengono a contatto, Douglas perde il musetto e si deve fermare (bandiera nera con disco arancione).
Per la quarta posizione Megna contiene gli attacchi pressanti di Domingues (POR), Carrasquedi (MEX), Ladina e Costa (BRA). Al termine della gara è Domingues ad essere classificato quarto, in seguito ad alcune penalizzazioni assegnate a Megna e Ladina.
Degna di nota la 7^ posizione di Abbate (ITA), capace di recuperare ben diciassette posizioni e autore del best lap in finale.
Sotto la bandiera a scacchi la gioia per la vittoria di Ianniello è incontenibile e l’italiano festeggia con merito avendo trionfato partendo dalla tredicesima posizione. Sul podio anche Deligny (2^) e Halatnik hanno ragione di festeggiare per le qualità messe in mostra.

EXPERT. IL TITOLO PRENDE LA STRADA DEGLI USA GRAZIE A JADER-DAVID

L’americano Jader-David dalla prima posizione prende il comando sin dal via e allunga progressivamente su tutto il resto del gruppo. Ben più divertente è la bagarre per il podio che impegna Prokscha (DEU), Stadnik (POL), Zampieri (ITA) e Hudec (CZE).
Nella lotta a stretto contatto tra questi quattro Rokker a farne le spese è Zampieri che a tre giri dal termine finisce nel prato in seguito ad un contatto.
Nelle battute finali è Stadnik che riesce a spuntarla sui due avversari ed è seguito sul podio dal campione in caricaProkscha.

EXPERT PLUS. CHIARI BISSA IL TITOLO DEL 2018

Chiari (ITA) sembra avviato verso un successo agevole poiché riesce a tenere a distanza di sicurezza i più pericolosi inseguitori, Baselli (ITA) e Todeschini (ITA). Al decimo giro si ha un colpo di scena, Chiari sbaglia e i due che lo seguono gli piombano addosso. Il campione Expert Plus 2018 ritrova la concentrazione e inanella alcune tornate da record, scrollandosi nuovamente di dosso Baselli e Todeschini.
Proprio nella bagarre finale per il secondo posto Baselli beneficia di un errore di Todeschini e conquista la piazza d’onore. La terza piazza va, in extremis a Ardito (ITA), bravo a recuperare dopo un’escursione sul prato nelle prime fasi di gara.

SUPER ROK. MACHADO SEMPLICEMENTE PERFETTO

Allo spengersi dei semafori le scintille scoccano tra i due della prima fila, Hutton (NZL) e Shaw (GBR), con il neozelandese che parte con grade determinazione e prende il comando della corsa portandosi in scia Comanducci (ITA).
Alle spalle del duo di testa inseguono Muller (CHE), Cicognini (ITA), Martinello (ITA), Shaw e Machado (AND).
Con il trascorrere dei giri Hutton e Comanducci riescono a staccare progressivamente il resto del gruppo, ad eccezione del campione 2018, Machado. Il driver di Andorra è irresistibile nella sua progressione e sorpasso dopo sorpasso raggiunge la scia dei primi e a metà gara si trova a lottare per il titolo.
A tre giri dalla fine Machado si porta al comando con due sorpassi netti che relegano Hutton e Comanducci alle sue spalle, senza possibilità di replicare.
Con la strepitosa vittoria conquistata Machado bissa il titolo vinto proprio nella Super Rok nel 2018. Per Hutton il secondo posto è un grande risultato anche se a metà gara i giochi sembravano tutti volgere a suo favore. Il podio è completato dal campione Senior Rok 2019, il romano Comanducci.

SHIFTER ROK. BURAN FA IL VUOTO

Dalla prima posizione Buran (ITA) parte fortissimo e già al primo giro transita con un margine consistente che lascia agli inseguitori poche speranze.
Alle spalle di Buran, Vita (ITA) cerca di contenere i due polacchi, Liwinski e Nadolski. Dopo qualche tornata di resistenza Vita cede il passo ad entrambi gli avversari e abbandona le chance di salire sul podio.
Liwinski tenta una timida rimonta su Buran, ma il leader risponde con tempi record (best lap della manifestazione 48.245) e si va a prendere il titolo di Campione Rok Shifter Superfinal 2020.
La top 5 è completata da Vita e Zemin, alle cui spalle giunge Tolfo, autore di una rimonta da incorniciare.

ROK SENIOR. BARDAS VINCE LA VOLATA SU MONCININelle prime battute di gara Bardas (POL) e Hantke (DEU) allungano e danno l’impressione di potersi giocare tra di loro la vittoria finale, tanto è ampio il vantaggio che riescono ad accumulare in pochi giri.
Moncini si libera di Zajac (POL) e Jakub (POL) e si lancia all’inseguimento dei primi due, riuscendo nell’aggancio al decimo giro. A questo punto si assiste ad un’altra gara. Il corpo a corpo tra Bardas, Hantke e Moncini è divertentissimo, con continui scambi di posizione e qualche sportellata, nei limiti del tollerato.
I continui sorpassi e incroci di traiettorie permettono agli inseguitori di rientrare sui primi tre, così il gruppo dei pretendenti al titolo si ingrossa proprio nei metri finali con Gaglianò (ITA) e Tyrakowski (POL), Jakub (POL) e Demartis (ITA).
La volata finale la tira Hantke che la spunta su Bardas di qualche centimetro, il quale, a sua volta, precede Moncini di un soffio.
Hantke non esulta poiché sa bene che il musetto del suo Rok è fuori posto e Bardas è campione Senior Superfinal davanti a Moncini e Gaglianò, autore di una bella rimonta dalla quinta fila.

TROFEI SPECIALI. I due trofei riservati agli esclusi dalle fiali Mini Rok (Singha) e Junior Rok (OMP), hanno aperto il programma della giornata finale.
OMP ROK JUNIOR TROPHY. PEDRINI VINCE SENZA ESITAZIONI
La gara dell’OMP Rok Trophy se la giocano sin dal primo giro Pedrini (ITA) e Koros (SVK). I due fanno il vuoto con Pedrini che impone un ritmo insostenibile e stacca rivale dopo tre giri, in cui il duo di testa è rimasto a stretto contatto.
Nella seconda metà di gara si fa largo Roos (ZAF), il quale riesce a prendere e superare Koros nelle fasi finali, mentre Pedrini si impone agevolmente.
Dopo il traguardo Roos subisce una penalizzazione (infrazione in fase di partenza) che consente a Koros di riprendersi la seconda piazza e porta Cui (CHN), autore del best lap, sul terzo gradino del podio.

ROK SHINGA MINI ROK TROPHY. TARNVANICHKUL VINCE. KOBIELA E YAREMIY DANNO SPETTACOLO
Allo start Tarnvanichkul (THA) e Enache (ROU) sono i più rapidi di tutti e prendono la testa della corsa. Ben presto Tarnvanichkul si dimostra imprendibile e stacca tutti avviandosi verso una vittoria “tranquilla”.
La lotta per il secondo posto è particolarmente incerta con Enache che viene raggiunto da Savu (ROU) e dai rimontanti Paatz (DEU), Saeter (NOR), Yaremiy (UKR), Kobiela (POL) e Prescianotto (ITA).
Nella seconda parte di gara questo gruppo si scambia ripetutamente le posizioni e a spuntarla per il podio sono Kobiela e Yaremiy, che giungono in quest’ordine, secondo e terzo, coronando una rimonta strepitosa dal fondo dello schieramento.

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