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Rok Cup International Final dei record
Yanek Sterzel
22 Ottobre 2016


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Nella Rok Cup International Final dei record i campioni 2016 sono Jacopo Guidetti (Mini Rok), Simone Favaro (Senior Rok), Nicola Marcon (Shifter Rok) e Riccardo Cinti (Super Rok).

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[dropcap]L[/dropcap]a finalissima by Vortex ha segnato quest’anno un nuovo punto di arrivo-partenza con un record di iscritti, 413, che ben poche manifestazioni possono vantare.
Numeri così importanti sono l’indice di un trofeo, la Rok Cup, che prosegue la sua ascesa grazie a novità che vanno ad inserirsi in una struttura ben collaudata e apprezzata a tutte le latitudini.
L’edizione numero quattordici della Rok Final sarà anche ricordata per la presenza massiccia di campioni del motorsport presenti nel paddock. Mick Doohan (5 volte iridato di motociclismo), Emerson Fittipaldi (2 iridato di F1 e campione Indycar), Jarno Trulli (F1), Juan Pablo Montoya (F1, Nascar e Indycar), Giorgio Pantano (F1) e dulcis in fundo, i due campioni di casa Vortex, Marco Ardigò (Campione del Mondo ed europeo KF1 e KZ) e Karol Basz (Campione del Mondo karting).
Le premiazioni svoltesi nella grande tenda Rok hanno sbalordito tutti grazie ad un montepremi davvero unico, commisurato ad un evento di questa portata, che ha assegnato telai, motori e materiale tecnico per un valore complessivo superiore ai quarantamila Euro.
Nell’albo d’oro Rok manca, per il momento, il nome del campione Mini Rok, infatti un appello ha posto sub judice la classifica finale e per scoprire il nome del vincitore non resta che attendere le decisioni dell’autorità sportiva.
JUNIOR ROK. GUIDETTI RESISTE E VINCE
Sin dalle qualifiche l’equilibrio regna sovrano nella classe cadetta della Rok. Brigatti stampa una magnifica pole position sulla pista bagnata e nelle heats si guadagnato la prima fila Carenini e Guidetti, con due vittorie ciascuno. Grinbergas (LTU) è terzo, anche lui con due vittorie all’attivo.
Nelle gare di qualifica riescono ad imporsi una volta Szczurek (POL), Doohan (AUS), White (ZAF) e Sudirman (IND).
Allo start della finalissima Carenini e Guidetti non sbagliano e scappano velocissimi al comando, in questo ordine, seguiti a distanza da Szczurek, Grinbergas, Doohan, Urbanian e White.
In poche tornate alla coppia di testa, Carenini-Guidetti, si aggiunge Grinbergas ed il terzetto così composto mostra un passo inarrivabile per il resto dei Rokker.
I tre di testa proseguono compatti sino a tre giri dal termine, è in questa fase che Guidetti inizia ad insidiare seriamente il leader Carenini e lo infila al tredicesimo giro. Anche Grinbergas fa vedere che è intenzionato a giocarsi le chance di vittoria e prova prendersi il secondo posto.
Carenini non ci sta e si inchioda al posteriore di Guidetti. L’immagine dell’arrivo in volata del 2015, con tanto di contatto multiplo sul traguardo, è ancora viva e la tensione sale a dismisura nell’ultimo giro. Guidetti si presenta al comando nel “pettine” finale ma Carenini, nel disperato tentativo di bissare il suo titolo internazionale, centra l’avversario, facendo saltare il supporto del suo musetto e condannandosi alla penalizzazione di 10”, prevista per questo tipo di infrazione.
Sotto la bandiera a scacchi si presenta proprio Carenini al comando, ma il campione Rok Junior 2016 è Jacopo Guidetti, seguito dal lituano Grinbergas.
Il bravo sudafricano White conquista l’ultimo gradino del podio dopo un avvincente confronto con Grinbergas. Seguono più staccati Urbanian, Pagano, autore di una formidabile rimonta, e il poleman Brigatti.
SENIOR ROK. FAVARO CAMPIONE SENZA SORPASSI
Favaro si guadagna la partenza dalla casella numero uno dopo aver dominato le qualifiche e le heats, con ben tre vittorie su tre.
Gli unici che in questa prima fase riescono a contenere il divario sono gli italiani Di Cori e Cristian Comanducci, lo svizzero Michael Muller ed il polacco Szysko.
Allo spengersi del semaforo della finale Favaro mette in scena un copione già visto nel week end della Rok Final e scappa imprendibile verso il titolo, lasciandosi tutti alle spalle.
In seconda posizione balza un consueto protagonista della Rok, Muller, sempre tra i migliori, il quale infila l’ex campione internazionale Junio Rok, Di Cori. Quest’ultimo reagisce prontamente all’attacco e si riprende la seconda pizza.
Nelle prime fasi di gara si porta al vertice un altro giovane di talento, Cicognini, artefici di una bella rimonta dopo aver patito qualche sfortuna durante le heats.
Con Favaro che vola verso il titolo, la fase finale della corsa è vivacizzata dalla bagarre per il podio che vede confrontarsi Di Cori, Muller e Cicongini.
Tutto si decide al diciassettesimo passaggio quando Cicognini e Di Cori si infastidiscono a vicenda nella lotta per la seconda posizione. Muller non perde tempo e passa davanti ai due litiganti, andandosi a prendere il titolo di vice campione Senior Rok.
Dietro ai quattro protagonisti della corsa chiudono Laurini (ITA), Szyszko e l’americano Norberg, autore di una rimonta non indifferente che lo porta dal diciannovesimo al settimo posto.
Tra i tanti protagonisti della finale vogliamo citare il rookie Mandelli il quale, se pur ritiratosi in finale, ha avuto il merito di entrare tra i 34 finalisti, al culmine della sua prima stagione in kart.
Un altro Rokker che vogliamo citare è il re dei sorpassi della finale, Florindo (ITA), capace di recuperare ben venti posizioni. Proprio in tema di sorpassi è curioso notare come il neo campione è stato talmente perfetto, nell’arco di tutta la Rok Final, che non ha dovuto compiere un solo sorpasso. Favaro è sempre partito primo e ha mantenuto la sua posizione dall’inizio alla fine, nelle heats e in finale!.
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SUPER ROK. TRIS DI CINTI
Il campione in carica, l’italiano Riccardo Cinti, viene battuto in qualifica da Aldera (ITA) e dall’autore della pole position Casper Hansen (DNK). Soltanto in questa fase della manifestazione Cinti ha qualcuno davanti a se, infatti nelle heats e in finale il romano sfoggia una superiorità formidabile, che gli vale il terzo titolo di Campione Internazionale Super Rok.
Al via della gara che assegna il titolo non c’è nessuno pronto come Cinti, il quale mette in fila una sequenza di giri record che demoralizzano gli avversari, guidati da Andrea Moretti.
Le prime due posizioni si cristallizzano quasi subito, con Cinti e Moretti che prendono il largo sul resto del gruppo, rimanendo a distanza debita l’uno dall’altro.
Fortunatamente il confronto per il terzo posto tiene vivo l’interesse, grazie a Gheno, Russo e Andrea Moretti che si scambiano le posizioni e restano a stretto contatto sino allo sprint finale.
Sotto la bandiera a scacchi è Gheno che la spunta per far compagnia a Moretti e Cinti sul podio.
Nelle posizioni di vertice, dopo un week end non facile, si ripresentano anche due giovani Rokker sempre veloci, Imberti e Mazzotti, giunti in coda al gruppo di vertice.
SHIFTER ROK. SOTTO IL SEGNO DI MARCON
Le prime fasi dell’evento sono contrassegnate dai piloti brasiliani Di Mauro e Barrichello. Il primo sorprende tutti in qualifica, stampando la pole position sulla pista bagnata, proprio all’ultimo giro utile, poi si conferma vincendo tutte e tre le heats di qualifica, correndo in modo incontenibile anche sull’asciutto.
“Rubinho” si presenta a Lonato assieme ai figli e con il nipote, desideroso di passare una settimana di kart, in Rok, con la sua famiglia. Barrichello si getta nella mischia e mostra che la classe è intatta, vincendo una heats e guadagnandosi la terzo fila nella griglia della finalissima.
Al via Squaranti è un fulmine e brucia il brasiliano Di Mauro, portandosi al comando davanti a Di Mauro, Marcon, Sani e Barrichello.
Bastano poche tornate e al comando, assieme a Squaranti, si porta Marcon ed è subito chiaro che il confronto per il successo è un affare tra loro due. Soltanto Di Mauro, se pur staccato, mantiene a vista la coppia di testa.
Il plotone degli inseguitori è guidato da Sani e Barrichello, che vengono pressati insistentemente da Bensi (ITA), Bottiroli (SWI), Vannini (ITA), Weibel (SWI).
Poco prima di metà gara, al settimo passaggio, si infiammano i duelli. Barrichello e Sani vengono attaccati e superati da Weibel e Vannini. Soltanto il giro dopo si decide la gara di vertice con una grande staccata di Marcon su Squaranti al primo tornante. I due avversari restano incollati per tutto il resto della corsa ma Squaranti non trova più il guizzo giusto per riprendersi la vittoria.
Il terzo posto resta sempre nelle mani del giovane Di Mauro che completa un podio fatto da giovani di grande valore.
MINI ROK. SMALL O CECCHI?
I 168 Mini Rokker accorsi a Lonato sono stati domati in qualifica dal francese Mallet, il quale sotto la pioggia è bravo e fortunato, così da guadagnarsi la possibilità di partire al palo in tutte le heats.
Il plotone dei Mini, dopo le qualifiche, è stato suddiviso in due blocchi per affrontare il lungo cammino delle gare di qualifica verso la finale.
Nel gruppo-1 Mallet non si smentisce, vince tre heats e guadagna la prima fila nella finalissima. Gli altri protagonisti di questo gruppo sono Cecchi, con due vittorie, il brasiliano Bortoleto, il russo Small e il malese Puetar. Questi ultimi tre sono autori di un successo a testa.
Più arretrato si qualifica il polacco Kucharczyk (12°), out in una heat ma primo in due occasioni, come Cecchi.
Nel gruppo-2 di qualifica il mattatore è l’italiano Delli Guanti, primo ben tre volte, che precede l’americano Ugochukwu e l’italiano Bosco, entrambi con due vittorie.
Ad imporsi per una volta nelle heats sono anche Minì (2 vittorie) e Crawford (USA).
La finale inizi sotto il segno del polema Mallet che si porta dietro un gruppo composto da Cecchi, Bosco, Delli Guanti e Bortoleto.
Al quarto passaggio Delli Guanti rompe gli indugi e dopo aver infilato Cecchi esercita un forte pressing sul leader Mallet. Alle spalle di Cecchi, terzo, si fanno vedere con determinazione Bosco e Smal.
Al decimo giro Cecchi rompe gli indugi e passa Delli Guanti, tirandosi dietro Mallet. Pochi metri dopo il doppio sorpasso subito, Delli Guanti viene toccato e sorpassato da Smal. Questo episodio sarà decisivo per l’esito della gara, poiché costerà al russo una penalizzazione di tre secondi.
Negli ultimi due giri Smal è velocissimo, colma il gap che lo separa da Cecchi, sorpassa il leader e va a tagliare per primo il traguardo.
Dietro Cecchi chiude un formidabile Delli Guanti, per nulla demoralizzato dopo l’episodio cruciale vissuto con Smal, il campione Rok Italia batte allo sprint due bravissimi avversari quali Bosco e Mallet.
Nel post gara la manovra di Smal su Delli Guanti, come già detto, viene sanzionata con tre secondi di penalizzazione ed il russo scivola fuori dal podio, con Cecchi che balza al primo posto.
Il concorrente di Smal presenta appello verso la penalizzazione inferta al suo pilota e la classifica viene posta sub judice, così il titolo che verrà assegnato dopo che l’autorità sportiva si sarà espressa..
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[box type="shadow"] Fonte:www.vortex-rok.com [/box]

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