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Rok Cup Italia. Ancora Un’edizione Fantastica. Grazie Rokker
TKART Staff
12 Settembre 2018

Due giornate di caldo infuocato hanno accompagnato l’11^ edizione della Rok Cup Italia sulla pista di Adria.
A vincere sono stati sei fantastici Rokker: Lukas Malek, Maciej Szyzko, Gianluca Todeschini, Federico Squaranti, Kacper Szczurek e Paolo Ferrari.
Oltre ai neo campioni, un grandissimo tributo va a tutti i 150 piloti che hanno reso anche questa edizione della Rok Italia, un evento memorabile.
Adesso le luci della ribalta si rivolgono verso Lonato, dove, tra meno di un mese, scatterà la Rok Cup International Final 2018!

MINI ROK. MALEK E …. SOLO MALEK
Il giovane slovacco è stato micidiale, ha condotto un weekend perfetto, siglando pole, vincendo le manches e dominando la finale che gli ha consegnato il titolo Rok Cup italia Mini 2018.
Lukas Malek succede a Pasiewicz nell’albo d’oro della manifestazione.
In finale se non ci sono sorprese per quanto riguarda la aleadership, con Malek che prende il largo, la lotta per il podio è più accesa che mai.
Il campione in carica Karol Pasiewicz parte in prima fila ma non riesce a contenere il pressing portatogli da Scognamiglio e Irfan, seguiti a ruota da Galbiati, Modonese, Protasiewicz e Olivieri.
Le fasi finali della gara regalano emozioni a non finire con Protasiewicz che a tre giri dalla fine passa secondo ma viene immediatamente scalzato da Irfan e dal rimontante Cepil, autore di una rimonta fantastica, con un recupero di ben diciotto posizioni.
Scognamiglio è artefice di un ottimo sprint finale e nell’ultimo giro balza da ottavo a quarto, infilando, Pasiewicz, Protasiewicz, Modonese e Olivieri.

TROFEO BRIDGESTONE. LUVISI VINCE DAVANTI AD UN CINESE ED UN UNGHERESE
Il trofeo riservato agli esclusi dalla finalissima della Mini è stato spettacolare ed i Mini in gara hanno onorato l’impegno, come sempre, con entusiasmo.
L’avvincente Trofeo bridgestone è andato a Matteo Luvisi che ha preceduto il cinese Cui e l’ungherese Kròzser.

JUNIOR ROK. FERRARI PIEGA GLI AMERICANI
Tra manche e qualifiche a mettersi in mostra erano stati i due americani Ugochukwu (USA), Morgatto (BRA), oltre all’italiano Ferrari. Proprio questi Rokker hanno occupato le prime tre caselle della griglia di partenza della finalissima.
Al via è stato subito il terzetto composto da Morgatto, Ferrari e Ugochukwu che è parso poter scappare e giocarsi la vittoria. Quest’impressione è stata presto smentita dal ritmo che sono riesciti a mantenere, Baracco, Locatelli, Croccolino, Gallo, Stifter e Rossi, tutti velocissimi e desiderosi a giocarsi un posto sul podio sino all’ultimo.
Dopo qualche intensa battuta di gara Ugochukwu ha alzato bandiera bianca ed è stato costretto a fermarsi mentre Ferrari è riuscito a scappare al comando, lasciando gli avversari a contendersi gli ultimi due posti sul podio.
Nella sfida per il podio è stato il brasiliano Morgatto ad avere la meglio sull’ottimo Baracco, a sua volta bravo a contenere il rimontante Locatelli, il consistente Gallo e il tenace Stifter.
Il titolo se lo è aggiudicato, con pieno merito, Ferrari che succede a Nicolò Cuman, quest’anno in gara nella Senior Rok.
UNILOG. La Junior Rok è stata una delle categorie (assieme alla Senior e alla Expert) ad adottare il sistema di controllo Unilog. Il sistema ha passato l’esame, garantendo ulteriormente tutti i piloti e soddisfacendo lo Staff di commissari e Rok.
Il sistema di verifica con gli Unilog sarà, ovviamente, adottato anche nella Rok Cup International Final 2018 e rappresenterà un punto di partenza nel controllo e verifica per la stagione 2019, quando verrà impiegato anche nelle gare di area.

SENIOR. MACIEJ BEFFA MOLINARI
Dopo aver siglato la pole e dominato le manches, Giorgio Molinari era atteso alla prova del nove, all’esame della finalissima.
Proprio la finale ha riservato la sorpresa della giornata con Maciej Szyzko che ha sfoderato tutta la sua velocità e determinazione ed ha relegato il giovane ligure nella piazza d’onore.
Nelle primissime battute di gara pareva essere Comanducci lo sfidante numero uno di Molinari, ma già al settimo giro Maciej si è portato in seconda posizione, mettendosi alla caccia del leader.
Il sorpasso vincente, Maciej lo ha piazzato al dodicesimo giro, non lasciando scampo a Molinari e riuscendo a prendere subito un prezioso margine.
Con i primi tre, Maciej, Molinari e Comanducci, che avevano seminato il resto del gruppo, qualche bel sorpasso lo hanno fatto vedere Gaglianò, Moncini (autore del best lap in finale) e Kaprzyk, risalito dal centro del gruppo sino al sesto posto.
La top ten è stata completata da ben due campioni internazionali in carica, D’Abramo e Mila, oltre che dagli ottimi Sella e Martinello.

EXPERT. TODESCHINI. VITTORIA CON DEDICA.
Tra gli Expert sembrava essere Tino Donadei il favorito. Ma l’ascesa di Gianluca Todeschini, tra manche e finale, è stata perfetta e ha porta Todeschini ad iscrivere per primo il suo nome nell’albo d’oro della Rok Cup Italia Expert.
Sul podio, assieme ad un emozionato Todeschini, sono saliti, Granelli e Donadei.
Al termine della manifestazione, Todeschini, non senza emozione, ha dedicato questo titolo all’amico, e meccanico, “Marino”, scomparso recentemente.
“Marino mi ha seguito come meccanico e amico per oltre venti anni di gare, a titolo gratuito, solo per amicizia. Questa importante vittoria la voglio dedicare a lui, che non c’è più…..”queste sono state le prime parole di Gianluca una volta sceso dal podio.

SHIFTER. SQUARANTI 2 VOLTE CAMPIONE
Partito dalla terza fila, dopo uno stop durante una manche, Federico Squaranti ha costruito la sua seconda affermazione consecutiva alla Rok Italia, nel corso dei primi tre giri della finale.
Nel volgere di poche battute Squaranti si è liberato di avversari del calibro di Morardo, Zani, Bensi e Baldi, scappando verso la vittoria.
Alle spalle del bi campione Rok Italia, si è subito piazzato Zani, il quale non ha lasciato possibilità agli inseguitori.
Ben più spettacolare è stata la bagarre per l’ultimo posto sul podio, con Bensi che ha dovuto sudare per rispondere agli attacchi di Baldi, Muller, Zemin e Limena.
Sotto la bandiera a scacchi, Bensi ha accompagnato Zani e Squaranti sul podio, precedendo un incredibile Zemin. Quest’ultimo si è presentato in pista soltanto sabato pomeriggio (dopo aver fatto regolarmente le verifiche del venerdì), poiché non poteva non essere presente al matrimonio della cugina. Il simpatico, e veloce, Andrea Zemin non si è perso d’animo e ha recuperato come un forsennato, sfiorando il podio finale. Il risultato di Zemin è un monito per tutti in vista della finale internazionale del prossimo mese e rappresenta un mirabile esempio di passione per la Rok e le corse.

SUPER ROK. SZCZUREK CON BRIVIDO
Il polacco Kacper Szczurek si è portato a casa, con merito, un titolo inseguito con la grinta che lo contraddistingue.
Szczurek ha avuto un avvio difficile dalla prima posizione ed è stato sopravanzato da Cicognini e lady Cardinali.
Il giovane polacco ha reagito senza lasciarsi sopraffare dalla fretta, ha colmato il gap che lo separava da Cicognini ed è andato a vincere la Rok Italia nelle battute finali.
Oltre al neo campione un grande applauso lo merita anche Domenico Cicognini, capace di compiere buona parte della gara in testa, salvo scivolare in quinta posizione a causa della penalizzazione inflittagli per il musetto fuori sede.
Così il podio della Super Rok è stato occupato da tre Rokker stranieri, oltre a Szczurek sono saliti la monegasca Gaia Cardinali ed il maltese Gianluca Dingli.

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