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I VINCITORI DELLA WSK GOLD CUP
TKART Staff
28 Febbraio 2015



HOT NEWS - TKART - ADRIA (ITALIA) - Flavio Camponeschi
(KZ2), Karol Basz (KF), Christian Lundgaard (KFJ), e Dennis Hauger (Mini) sono i re nelle rispettive categorie.






La lunga domenica della WSK Gold Cup, iniziata con le prefinali della mattina, ci consegna il 4 vincitori di categoria.

KZ2
Sabato sera sembra essere Jonathan Thonon (Praga/Parilla) l'uomo da battere. Già nella prefinale di oggi, però, un Tony Kart/Vortex, quello di Marco Ardigò, balza davanti a tutti. Così è l'italiano a partire in prima posizione in finale. Peccato che il suo momento di gloria duri un solo giro, il tempo necessario a Flavio Camponeschi (suo compagno di squadra) per passare al comando. Lo insegue Jonathan Thonon, mai svelto al via, che però dopo un po' di pressing da vicino sull'italiano, non può far altro che lasciarlo andare a vincere.
Bello il duello alle spalle del belga (che chiuderà secondo), tra Marco Ardigò e Lorenzo Camplese (FK/Parilla). Il pilota del Tony Kart Racing Team sulle prime prova a difendersi. Purtroppo, però, Lorenzo è indiavolato e lo passa. Inoltre Ardigò è stato afflitto nel weekend da problemi alle gomme e questo lo ha penalizzato nella gestione delle stesse in ottica finale. Alle sue spalle, dalla quinta posizione in poi, chiudono Bas Lammers (FK/Parilla), Jorge Pescador (Praga/Parilla), Stan Pex (Intrepid/TM), Jorrit Pex (Intrepid/TM), Patrik Hajek (Praga/Parilla), Maik Siebecke (CRG/Modena).

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KF
Che sia una lotta soprattutto tra Nicklas Nielsen (Tony Kart/Vortex) e Karol Basz (Kosmic/Vortex), la vittoria della finale KF, lo si capisce dalle manche e dalla prefinale. gli avversari, però, ci mettono del loro, con Alexander Vartanyan (Tony Kart/Vortex) e Max Fewtrell (FA Kart/Vortex), che partono dalla seconda e quarta posizione, che si auto-eliminano. Nielsen e Basz hanno quindi la strada spianata e l'unica emozione ce la regala proprio Basz che decide di passare e andare a vincere, mentre un Nielsen, impotente, mette più volte la mano al carburatore nel tentativo di tornare a girare come nelle prime tornate. Terzo si classifica Martijn Van Leeuwen (CRG/TM), autore di una bella gara considerato che, causa una prefinale andata del tutto storta, partiva dall'ottava piazza. Una volta in terza posizione, al sicuro, l'olandese non cerca neanche con il pensiero di andare a riprendere i due in fuga. Quarto chiude Marcus Armstrong (Tony Kart/Vortex), mentre alle sue spalle risale un indiavolato (dopo una prefinale che lo vede ritirarsi dopo 2 soli giri) Tom Joyner (Zanardi/Parilla), in grado di recuperare ben 21 posizioni. A seguire, Casper Roeas (FA Kart/Vortex), Jacub Kadlack (Tony Kart/TM), Maxime Potty (Kosmic/Vortex), Lorenzo Travisanutto (PCR/TM, anche lui autore di una buona rimonta) e Richard Verschoor (Exprit/Vortex), a chiudere la top ten.

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KFJ
I vincitori delle due prefinali, Clement Novalak (Tony Kart/Vortex) e Christian Lungaard (Tony Kart/Vortex), sono di diritto i pretendenti alla vittoria della fianel. Non solo per il risultato ottenuto nella prefinale, appunto, ma anche per le performance mostrate in tutto il weekend. Tra i due Novalak ha una corsia preferenziale verso la vittoria perché parte dall'interno. Si inventa, però, uno start suicida, allargando l'ingresso della prima curva e andando a lasciare spazio a Kush Maini (Tony Kart/Vortex), il quale non se lo fa ripetere due volte di passare. Kush va in testa, mentre Novalak scivola oltre la quinta posizione. Bastano un paio di giri, però, e Lungaard ritrova il giusto ritmo per passare al comando e andare a vincere in solitaria come stesso sta facendo dall'inizio delle stagione. Alle sue spalle si scatena il delirio agonistico con Maini, Logan Sargeant (FA Kart/Vortex), Artem Petrov (DR/TM) e un Novalak che tenta il recupero nonostante il passo falso iniziale. In una serie di scambi di posizioni, ad avere la meglio sono proprio Maini e Sargeant che chiudono rispettivamente secondo e terzo. Alle loro spalle troviamo Petrov, Novalak, Zahar Slutskiy (DR/TM), Kenny Rosens (Kosmic/Parilla), David Vidales (Energy/TM), Nicola Abrusci (Tony Kart/Vortex), Charles Milesi (Tony Kart/Vortex), che completano la top 10. Peccato per Ivan Shvetsov (Tony Kart/Vortex). Il compagno di squadra del vincitore Lungaard era riuscito nell'impresa di recuperare 9 posizioni rispetto al via e di piazzarsi sul terzo gradino del podio, quando proprio all'inizio dell'ultimo giro è costretto a rallentare e ritirarsi a causa di un guasto tecnico.

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MINI
Dennis Hauger (CRG/TM), vince partendo dalla pole position. L'unica difficoltà del pilota del team Gamoto è quella di contenere nella prima parte di gara l'australiano Lachlan Hughes (Birel/Iame), che corre con i coloro della Ricciardo Kart. il piccolino che viene dall'altra parte del mondo è alla sua quarta gara qui nel vecchio continente ed è già al vertice. Approfitta, poi, di uno start da dimenticare per Leonardo Marseglia (CRG/TM). Per il compagno di squadra di Hauger c'è l'amara consolazione di aver fatto  segnare il miglior giro della gara, ma la partenza dalla fila esterna compromette i suoi sogni di vittoria. Segue Giuseppe Fusco (Tony Kart/LKE) che prova anche a salire sul podio, ma oggi, con i piloti davanti non c'è proprio nulla da fare. Quinto chiude Rocco Negro (Top Kart/Iame), seguito da Luigi Coluccio (Tony Kart/Vortex). non male tutto sommato il weekend di quest'ultimo considerato che partiva dal fondo nelle manche, non essendo riuscito a compiere neanche un giro in qualifica.

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