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TKART magazine Consigli dei Campioni | Come imparare una nuova pista: i consigli di Felice Tiene
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COME IMPARARE UNA NUOVA PISTA:
I CONSIGLI DI FELICE TIENE

TKART Staff
22 Agosto 2020
Utilizzando metodi e tecniche corretti per affrontare un nuovo circuito si possono ottenere risultati sorprendenti e in poco tempo. Abbiamo chiesto al driver coach italiano, vincitore della Coppa del Mondo 2012, di svelarci i suoi trucchi
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PRIMA DI TUTTO… LA SICUREZZA!

“Quando affrontate un nuovo circuito, individuate innanzitutto le vie d’ingresso e di uscita dalla pista e cercate di capire come affrontarle in sicurezza: per esempio, valutate se l’ingresso in pista è in traiettoria e regolatevi di conseguenza, quando lasciate i box, per non intralciare gli altri piloti che sopraggiungono. Cercate poi di capire o farvi indicare dove sono eventuali tratti con sconnessioni dell'asfalto o punti ciechi”.
Felice Tiene
Felice Tiene, classe 1991, è stato un pilota professionista di kart a livello internazionale. Ha corso per svariati team ufficiali tra cui CRG, Birel Art, Kosmic. Tra le sue vittorie più importanti ricordiamo l’Asia Pacific Championship - KF2 nel 2009 sul tracciato di Suzuka e, nel 2012, una storica vittoria nella World Cup KF2, davanti a Max Verstappen e Jordon Lennox-Lamb.

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IDENTIFICA LE CURVE “CHIAVE” SULLA MAPPA

“Per iniziare a studiare un nuovo tracciato bisogna partire dalla mappa del circuito. La si può scaricare solitamente dal sito internet della pista stessa. Il mio consiglio è quello di fare un lavoro su di essa che vi tornerà utile in tutti i successivi passaggi di apprendimento della pista. Il lavoro consiste nell’individuare le curve più significative ed evidenziarle appuntandovi delle note. Parliamo di quelle curve che, se fatte nella maniera non corretta, fanno perdere molti decimi di secondo. Ce ne sono di diversi tipi, provo a indicare i principali, in generale, e poi starà a ognuno di voi andarle a rintracciare nella pista che si appresta ad affrontare.

1. Le curve dove ci sono, in sequenza, più cambi di traiettoria: perché se si imposta male la prima, solitamente, si sbagliano sicuramente anche le successive curve e questo moltiplica in maniera esponenziale l’errore inizialmente commesso nella prima curva.

2. Le doppie curve: per esempio, due curve a 90°, a sinistra, una dopo l’altra. Sono curve critiche perché spesso e volentieri in queste curve è assolutamente deleterio scomporre il telaio con più sterzate e con sequenze di “accelero-rilascio-accelero”. Queste curve vanno fatte tendenzialmente con una traiettoria unica, non in due tempi, e accelerando nel momento giusto e nella giusta maniera una volta sola: non si accettano vie di mezzo. Se si sbaglia, si lasciano per strada diversi decimi.
1/4 Un esempio di tratto di pista che presenta curve in sequenza (senso orario). Sbagliare l’uscita della prima curva compromette l’ingresso della seconda curva e così via nelle successive.
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2/4 Ecco un esempio di doppia curva a sinistra. In questo specifico caso (senso antiorario) bisogna ricordarsi di portare molta velocità in ingresso della prima curva. Entrando piano si sarebbe poi portati a commettere l’errore di accelerare tra la prima e la seconda curva, cosa che scompone il kart. Meglio entrare veloci e accelerare solo una volta all’uscita.
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3/4 In curve come queste (senso orario), che sono seguite da lunghi rettilinei, è fondamentale privilegiare un’uscita di curva veloce piuttosto che guadagnare 1 km/h in ingresso per cercare di essere più rapidi in quella fase.
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4/4 In alcune chicane, se il regolamento non lo impedisce attraverso dei dissuasori e se la conformazione dei cordoli lo consente, conviene tagliare sui cordoli stessi. Un’operazione che se affrontata male e senza le giuste malizie può fare perdere molto tempo. Per questo è bene curare molto questi tratti di pista.
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3. Tutte le curve che sono poi seguite da lunghi rettilinei o seguite da curve da affrontare in pieno: percorrere male queste curve penalizza in termini di velocità per tutto il tratto successivo. Per capirsi, se uscite da una curva di questo tipo con 1 km/h in meno rispetto al dovuto, quel km/h in meno ve lo porterete dietro lungo tutto il tratto successivo da percorrere a gas spalancato con un’inevitabile perdita di tempo davvero amplificata. A tal proposito, bisogna dire che le curve che contano si scelgono anche in base al rapporto con cui si gira. Un rapporto lungo, per esempio, obbligherà a curare in particolar modo le curve lente, perché se le si affronta male, il motore scenderà troppo di giri rimanendo ‘fermi’ in uscita di curva.

4. Tutti i tratti dove si può ‘tagliare sui cordoli’: non tutte le piste offrono tratti di questo genere, però tenete conto che se sono presenti sul tracciato che state andando ad affrontare, dovete senza dubbio analizzare bene queste porzioni di circuito e lavorarci parecchio nelle fasi di apprendimento del circuito che potete leggere oltre in questo articolo”.
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