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TKART magazine Editoriale | Faye “Ladybug” Pierson: la signora del kart stelle e strisce
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FAYE “LADYBUG” PIERSON
LA SIGNORA DEL KART STELLE E STRISCE

Mario Pazos
04 Aprile 2022

Avevo appena finito di leggere su TKART l’articolo “Una volta nella vita - Viaggio nelle 4 ere tecniche della storia del kart”, quando nel sito di aste di macchine d’epoca, che guardo giornalmente, trovai un Bug in vendita. Non capita spesso di imbattersi in kart d’epoca in vendita, e questo, restaurato con tutti i crismi, è andato via a 22.000 dollari. Il Bug mi fa venire in mente una storia che mi è capitata.

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Faye “Ladybug” Pierson e suo marito, Tom, fondarono la Bug Engineering nel 1958 in Azusa, California. Fino al 2014, ultimo anno di attività dell’azienda, la K&P Manufacturing (Kart&Parts, il nuovo nome della Bug Engineering), insieme a Tony Kart e Birel, formava il trio dei più vecchi produttori di kart del mondo. Tipicamente americani, non hanno mai avuto una omologa CIK-FIA, ma i loro telai avevano dei nomi fantastici: Spyder, Black Widow, Scorpion Dragon Fly, Lighting Bug, Wasp, Stinger. Nel 2001, il mio amico Charlie Pistorio, proprietario di Grand Products, in Filadelfia, Pennsylvania, era in trattative per rilevare la K&P in California. Tom Pierson era morto l’anno prima mentre Faye e i figli, Tommy e Jon, consideravano di passare la mano. A quei tempi l’attività principale di K&P era la distribuzione degli pneumatici Bridgestone e la produzione di repliche dei vecchi telai che avevano fatto la storia del kart negli USA. Io sarei entrato in società e mi sarei trasferito in California per gestirla. Un sogno. Dopo venne la tragedia del 11 settembre e il progetto cadde nell’oblio. Anni dopo, nel 2008 ero in ferie in Australia. A Melbourne il sabato ero andato a vedere una partita di rugby e la domenica il Vintage Karting Grand Nationals, le mie due passioni. La mia fidanzata non era molto felice di come avevamo passato il week end.

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Nato nel 1958 a Buenos Aires, è team manager in kart e Formula Renault dal ‘76 all’82. In Europa lavora 8 anni come giornalista prima di passare in Comer. Dal ‘90 al ‘96 è Team Manager nel Motomondiale e in F3, quindi torna al kart con la Top Kart. Dal 2010 è in OTK Group fino al 2019, anno dal quale si gode una meritata pensione.
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