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TKART magazine Editoriale | Renato Merlin: il mio ricordo di Ayrton Senna
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RENATO MERLIN
IL MIO RICORDO DI AYRTON SENNA

TKART Staff
20 Settembre 2017

Era il 1978, credo; avrò avuto 12 anni. Un giorno andai in Dap con mio fratello Umberto. Non ricordo il motivo, so solo che mi ritrovai lì a montare dei terminali a delle marmitte. Appena entrati vidi un ragazzo, e mio fratello mi confidò: “Quello è il brasiliano che dicono vada molto forte”.

Era lì, appoggiato alla parete tra ufficio e magazzino. Noi arrivammo alla mattina e ce ne andammo a pomeriggio inoltrato: lui stette per tutto il tempo appoggiato ad aspettare. È una visione incancellabile. Non ho idea se abbia mangiato o se sia andato al bagno: era sempre lì ad aspettare... Mi impressionò. Era un giorno festivo, credo un sabato, e sarebbe potuto andare in centro a Milano, invece stette in piedi, nello stesso posto, in silenzio.

Qualche giorno dopo andai in pista, a Parma, per una delle mie primissime gare di kart. Durante le prove libere mi impressionò un pilota: ero attaccato alla rete e tirai la giacca di mio fratello per chiedergli: “Ma chi è quel pilota con la tuta nera e la striscia gialla?”.

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