Ricerche frequenti
Il kart pronto per accompagnarlo in pista è uno Jesolo Technology Kart, l’azienda che ha sede proprio accanto alla pista ed è guidata dall’amico Gianluca Giacchetto. Lui e Patrese sono amici di lungo corso e ogni volta che all’ex pilota di F1 viene voglia di girare in kart, basta una telefonata per organizzare il tutto. Anche perché per Patrese, nonostante l’età non più “verdissima” (è nato nel 1954), girare in kart non è un diversivo per riprovare, una volta ogni tanto, le antiche sensazioni della velocità, ma è una passione mai sopita da assecondare appena gli impegni lo consentono. Non per nulla, a Jesolo Patrese ha un “suo” kart, che, dunque, non ha bisogno di essere regolato se non per le operazioni di routine.
Quello a cui assistiamo in un pomeriggio qualsiasi dell’inverno 2011, dunque, non è molto differenze da ciò che si ripete piuttosto spesso: un primo turno in pista, breve, per verificare che tutto sia ok e scaldare il materiale; una ancor più breve sosta ai box per sistemare eventuali dettagli e, quindi, uno primo stint in pista di una decina di giri. Riccardo non se la prende comoda e inizia subito a forzare la mano. Il tempo non è di riferimento (il circuito è sporco e freddo), ma la guida è aggressiva e con lo stesso stile di un tempo: traiettorie tonde e un colpetto d’acceleratore a centro curva. Il telaio utilizzato da Patrese è il modello Jesolo JP1 omologato CIK-FIA; ha un disegno della scocca tradizionale, con longheroni da 30 mm di diametro e traverse da 32 mm. Un telaio che, a detta di Giacchetto: “Va molto forte con il freddo”. L’impianto frenante è firmato Motorquality e agisce solo sul retrotreno. Le dotazioni sono di primo livello, con le boccole a eccentrico a 16 posizioni per la regolazione degli angoli di camber e caster dell’avantreno, accessori in magnesio e radiatore Tech Line.
Campione del Mondo di Kart nel 1974 ed ex pilota di Formula 1. In carriera ha disputato 256 GP di F1. Oggi segue spesso in pista il figlio Lorenzo, impegnato nella OKJ