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TKART magazine Editoriale | Riccardo Patrese: il primo kart non si scorda mai
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RICCARDO PATRESE
IL PRIMO KART NON SI SCORDA MAI

TKART Staff
23 Gennaio 2019

ll ricordo di una giornata speciale: sulla Pista Azzurra di Jesolo, con un “signore” che ha corso 256 GP di Formula 1 ed è sempre rimasto innamorato del kart.

È un giorno d’inverno del 2011. Il sole è basso e la temperatura non troppo pungente. Il kartodromo di Jesolo sonnecchia con pochi appassionati che girano, ma a bordo pista l’eccitazione è palpabile. Il perché è presto detto: fasciato da un semplice tuta grigia, con un casco bianco e blu dall’aspetto un po’ vintage, sta sistemando gli ultimi dettagli del suo kart un uomo che ha in curriculum 256 Gran Premi di F1, di cui 6 vinti, oltre a un titolo mondiale di kart (nel 1974, in Portogallo) e una serie infinita di trofei raccolti durante una carriera inimitabile: Riccardo Patrese.

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Il kart pronto per accompagnarlo in pista è uno Jesolo Technology Kart, l’azienda che ha sede proprio accanto alla pista ed è guidata dall’amico Gianluca Giacchetto. Lui e Patrese sono amici di lungo corso e ogni volta che all’ex pilota di F1 viene voglia di girare in kart, basta una telefonata per organizzare il tutto. Anche perché per Patrese, nonostante l’età non più “verdissima” (è nato nel 1954), girare in kart non è un diversivo per riprovare, una volta ogni tanto, le antiche sensazioni della velocità, ma è una passione mai sopita da assecondare appena gli impegni lo consentono. Non per nulla, a Jesolo Patrese ha un “suo” kart, che, dunque, non ha bisogno di essere regolato se non per le operazioni di routine.
Quello a cui assistiamo in un pomeriggio qualsiasi dell’inverno 2011, dunque, non è molto differenze da ciò che si ripete piuttosto spesso: un primo turno in pista, breve, per verificare che tutto sia ok e scaldare il materiale; una ancor più breve sosta ai box per sistemare eventuali dettagli e, quindi, uno primo stint in pista di una decina di giri. Riccardo non se la prende comoda e inizia subito a forzare la mano. Il tempo non è di riferimento (il circuito è sporco e freddo), ma la guida è aggressiva e con lo stesso stile di un tempo: traiettorie tonde e un colpetto d’acceleratore a centro curva. Il telaio utilizzato da Patrese è il modello Jesolo JP1 omologato CIK-FIA; ha un disegno della scocca tradizionale, con longheroni da 30 mm di diametro e traverse da 32 mm. Un telaio che, a detta di Giacchetto: “Va molto forte con il freddo”. L’impianto frenante è firmato Motorquality e agisce solo sul retrotreno. Le dotazioni sono di primo livello, con le boccole a eccentrico a 16 posizioni per la regolazione degli angoli di camber e caster dell’avantreno, accessori in magnesio e radiatore Tech Line.

Campione del Mondo di Kart nel 1974 ed ex pilota di Formula 1. In carriera ha disputato 256 GP di F1. Oggi segue spesso in pista il figlio Lorenzo, impegnato nella OKJ

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Riccardo Patrese con la moglie, prima di mettersi al volante
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L'ex pilota di F1 guida un telaio Jesolo JP1, top di gamma della Jesolo Technology Kart
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