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TKART magazine Sotto Esame | Formula K EVO 30, il telaio KZ Campione del Mondo 2020
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FORMULA K EVO 30, IL TELAIO KZ CAMPIONE DEL MONDO 2020

Max Bernardi
15 Dicembre 2020
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CIK-FIA 2015-2021

OMOLOGA
L’omologa dura solitamente 6 anni. Nel 2020, a causa della pandemia COVID-19, la Commissione Internazionale Karting ha esteso di un anno le omologhe in scadenza nel 2020.

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KZ

CONFIGURAZIONE
Il telaio analizzato è in configurazione KZ.

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30 mm

DIAMETRO TUBI
In genere si usano tubi da 30 e 32 mm. O tutti uguali, o mischiandoli. Il Formula K EVO 30 ha tutti i tubi da 30 mm di diametro.

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MANUALE

SALDATURE
Due le “scuole di pensiero”: a mano o robotizzata. IPKarting, l’azienda che produce i Formula K, salda manualmente.

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ALLUMINIO

ACCESSORI
Gli accessori di serie sono in alluminio.

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Il telaio Formula K EVO 30 si è laureato Campione del Mondo FIA Karting 2020 nella massima categoria a marce, la KZ. Si tratta dal primo successo mondiale per il brand del gruppo IPKarting (produttore anche di Praga Karts, OK1 e RS Kart). Scopriamo allora i dettagli del processo produttivo della scocca e le caratteristiche degli accessori ricavati dal pieno di questo modello.

 La scocca del Formula K EVO 30 ha un disegno classico ed è composta da tubi di diametro 30 mm. Più che la forma della scocca, è interessante analizzare il processo di saldatura che, a differenza degli altri grandi produttori di kart, è manuale. Proprio così: il gruppo IPKarting si affida a mani esperte per costruire le proprie scocche.

La filosofia IPKarting è: “Il processo manuale permette di avere il controllo di ogni singola saldatura da parte dell’operaio specializzato”. Questo, a differenza della saldatura automatizzata, allunga i tempi di produzione del telaio, basti pensare che per saldare un telaio Formula K EVO 30 l’operatore impiega circa 2 ore e 15 minuti mentre, in media, un robot può impiegare circa 40 minuti per completare una scocca. In IPK la saldatura manuale avviene con macchine saldatrici di ultima generazione in grado di gestire al meglio gli sbalzi di tensione per avere un filo di saldatura omogeneo. Inoltre le macchine saldatrici regolano l’intensità a seconda della distanza della torcia (pistola) dal telaio, e accelerano o rallentano l’uscita del filo di saldatura a seconda del movimento della mano dell’operatore.

La fase precedente alla saldatura, cioè la piegatura del tubo, avviene tramite una piegatubi automatizzata che utilizza un sistema ad azionamento elettrico, escludendo, quindi, sistemi idraulici che dipendono dalla temperatura dell’olio (più freddo a inizio lavorazione, soprattutto nei mesi invernali) e che quindi potrebbero piegare in maniera differente a seconda della temperatura a cui operano. Il macchinario automatizzato permette una precisione assoluta, con tolleranza al decimo di grado nella piegatura.
Il Formula K EVO 30 che si è laureato Campione del Mondo KZ 2020 con il pilota francese Jeremy Iglesias.
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Le carene montate sono il modello 506 realizzato da KG.
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IPK salda i propri telai manualmente. In media per saldare un telaio racing l’operatore impiega 2 ore e 15 minuti.
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La piegatubi automatizzata dell’azienda italiana lavora su 11 assi. Nei due video il macchinario piega il longherone del telaio.
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All’avantreno il telaio Formula K EVO 30 presenta un supporto del piantone dello sterzo scatolato su cui viene fissato il poggiapiede regolabile su più posizioni per adattarsi alla statura dei più svariati piloti. L’accessorio è realizzato in alluminio ed è composto da un basamento fissato al telaio su cui scorre la barra tonda del poggiapiede. Il range massimo di spostamento è di 14 cm, misura che si ottiene spostando il basamento sul supporto del piantone e facendo scorrere la barra di appoggio del piede.
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