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KOSMIC MERCURY R, IL KART CAMPIONE DEL MONDO KZ 2018
Max Bernardi
14 Dicembre 2018
CIK-FIA 2009-2020
OMOLOGA Il Kosmic Mercury è stato omologato la prima volta nel 2009. Nel 2014 la sua omologa è stata prolungata fino al 2020
KZ
CONFIGURAZIONE
Il telaio è adatto sia per l’utilizzo con i motori monomarcia sia a marce. Quello analizzato in questo articolo è in versione KZ-KZ2
30 mm
DIAMETRO TUBI
In genere si usano tubi da 30 e 32 mm. O tutti uguali, o mischiandoli. Il Mercury R ha tutti i tubi di diametro 30 mm
ROBOT
SALDATURE
Due le “scuole di pensiero”: a mano o robotizzata. OTK salda in modalità completamente automatizzata
MAGNESIO
ACCESSORI
Accessori di serie in magnesio, per il telaio del gruppo OTK
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Il nuovo Kosmic Mercury R ufficialmente è il modello del 2019. Di fatto, però, si è presentato in pista già a fine 2018 vincendo il campionato del mondo CIK-FIA nella massima categoria a marce: la KZ. Un successo prestigioso che conferma la qualità che da sempre contraddistingue i prodotti del gruppo OTK e, nello stesso tempo, dà risalto alle novità, sia tecniche sia estetiche, presenti sulla nuova versione del kart top di gamma del marchio Kosmic.
La versione contraddistinta dalla lettera “R” è l’ultimo sviluppo del telaio Kosmic Mercury, la cui omologa è in scadenza nel 2020. La scocca, invariata rispetto al passato, ha tutti i tubi principali di diametro 30 mm, un disegno classico, e due barre removibili montabili all’anteriore e al posteriore. Il passo standard è di 1050 mm, variabile tramite l’utilizzo delle flange optional disassate su 5 o 10 mm. Come tutti i telai realizzati dall’OTK Kart Group, il Kosmic Mercury è frutto di un processo di saldatura completamente automatizzato, che consente di mantenere inalterata la qualità per tutti i telai prodotti.
Se geometrie e dimensioni dei tubi sono uguali, le differenze rispetto alla precedente versione S non mancano. A partire dai supporti sedile che, nel Mercury R, presentano un blocchetto, saldato al telaio, al quale fissare la staffa.
Il Kosmic Mercury R, motorizzato Vortex RKZ, è Campione del Mondo 2018 nella categoria KZLeggi tutto
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A portare il telaio alla vittoria è stato il pilota Patrick Hajek, sulla pista di GenkLeggi tutto
100%
I vantaggi sono molteplici, specie dal punto di vista dell'assetto, perché in questo modo di si evitano tensioni create dal fissaggio del sedile, mantenendo una distribuzionedei pesi invariata. A sottolineare la cura dei dettagli e a confermare l’originalità del telaio, nei blocchetti di fissaggio troviamo il logo OTK in rilievo, ottenuto con un particolare processo di lavorazione.
Un’altra modifica coinvolge i supporti di fissaggio del pianale, ora di sezione ridotta (un accorgimento che permette di scaldare meno il telaio nella fase di saldatura) e spostati di posizione in modo da rialzare il pianale di 7mm. Un cambiamento che mantiene le viti allineate alla parte inferiore del tubo telaio e i dadi più alti, evitando il contatto con la pista e il relativo consumo dell’autobloccante del dado, con possibile perdita della vite. Il cambio di posizione del pianale ha alzato anche la posizione serbatoio: ciò ha costretto i tecnici OTK a ridisegnare il supporto piantone, adattando l’altezza dello sterzo. Il piantone, inoltre, non ha più il dado M10, sostituito con un M8 che consente l’utilizzo di una chiave da 13, facilitando, così, le operazioni di sostituzione.
Tra le principali novità 2019 c’è anche il mozzo volante, in alluminio forgiato e, per la prima volta, offerto di serie inclinato: un alleato in più per migliorare la posizione di guida, cui si aggiunge, come optional, lo spessore che OTK fornisce per avvicinare ulteriormente il volante. Sempre nell’ottica di migliorare il comfort di guida è stato completamente rivisto il rivestimento nella zona dell’impugnatura del volante: l’inserimento di una gomma semi-siliconica, ergonomica, permette un notevole grip, facilitando la presa delle mani del pilota e diminuendo la fatica alla guida.
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