Il KR1 Model Year ‘22 è l’evoluzione dell’omonimo telaio di Kart Republic nato nel 2018 e realizzato tutto con tubi da 32 mm di diametro, espressamente pensato per le categorie shifter. Il KR1 sin dai suoi esordi ha collezionato risultati di rilievo (su tutti, un terzo e un secondo posto al FIA Karting World Championship KZ, rispettivamente nel 2021 e nel 2018, oltre alla vittoria del FIA Karting European Championship, sempre in KZ, nel 2022 e nel 2019) e confermato le grandi qualità tecniche e manageriali del fondatore del marchio veneto: Dino Chiesa. Una delle personalità di spicco nel mondo del karting, che negli anni è stato team manager e mentore di alcuni piloti che sono entrati nell’olimpo del motorsport. Qualche nome? Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Giorgio Pantano, Lance Stroll, Nyck De Vries e Alex Zanardi... Insomma, quando c’è la firma di Dino Chiesa le aspettative sono sempre alte.Il KR1 M.Y. ‘22, come il suo predecessore (per saperne di più sul precedente modello leggi
“Sotto esame - KR1, il nuovo telaio di Dino Chiesa per le classi KZ”), è il frutto della partnership tra il know-how maturato in pista dal fondatore di KR e quello produttivo di Breda Racing, azienda (esterna a KR) produttrice, da oltre trent’anni, di componenti e attrezzature per auto da corsa e che, per i telai KR, è responsabile della produzione e della parte relativa a verifiche e omologazioni. Sebbene il nome del telaio rimanga invariato rispetto al vecchio modello, insieme al numero di omologa, alla base di questo nuovo telaio vi è il preciso obiettivo di ottimizzare alcune delle aree migliorabili del suo predecessore, abbinando un rinnovamento estetico-cromatico nel segno dell’evoluzione e della continuità. Il tutto tenendo sempre presenti i punti fermi della filosofia di Dino Chiesa: leggerezza, performance e facilità di messa a punto del telaio.