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TKART magazine Sotto Esame | MCX, il nuovo motore 60 cc di Vortex Engines
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MCX, IL NUOVO MOTORE 60 cc DI VORTEX ENGINES

Max Bernardi
31 Gennaio 2020
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2T

TIPOLOGIA
Motore a 2 tempi, come la stragrande maggioranza dei propulsori per kart. Il 4 T è una piccola nicchia

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60 cc

CILINDRATA
La categoria Mini monta motori 60 cc

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ELETTRICO

AVVIAMENTO
Elettrico con motorino d’avviamento inserito nel motore

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MONOMARCIA

TRASMISSIONE
Due le “grandi famiglie” di motori per il kart: monomarcia e a marce. Il 60 cc è monomarcia

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CIK-FIA 2020

OMOLOGAZIONE
È quella CIK-FIA per la minikart in vigore dal 2020

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Per la prima omologa dedicata alla 60 Mini, con la quale la CIK-FIA ha voluto unificare sotto un’unica regolamentazione ogni aspetto tecnico della categoria, Vortex Engines propone l’MXC, un motore totalmente nuovo rispetto al precedente MR3. I tecnici Vortex hanno lavorato per diminuire dimensioni e peso del propulsore e per migliorare il raffreddamento, grazie a passaggi d’aria ottimizzati.

A differenza del passato, ogni componente è studiata e realizzata specificatamente per il motore 60 cc., senza essere derivata da motori di categorie superiori. Il primo obiettivo è stato quello di avere una buona base di partenza per lo sviluppo, punto importante per sfruttare al massimo le potenzialità di un motore appena nato.

L’MCX si presenta di ben 2 chilogrammi più leggero rispetto al precedente MR3, un dato già notevole ma ancor più importante se si considera che stiamo parlando di un motore 2T di soli 60 cc. La maggior leggerezza permette, a parità di peso del pilota e telaio, di gestire in maniera ottimale la distribuzione dei pesi migliorando il setup del kart.
Sempre facendo un confronto con il precedente MR3, la riduzione di massa ha ridotto anche la capacità termica del nuovo propulsore, il ché significa una maggiore rapidità di reazione all’aumento o alla diminuzione della temperatura del motore.
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Si chiama MCX il nuovo motore Vortex Engines per la categoria 60 Mini
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I carter si presentano rastremati al massimo. La forma è studiata per evitare deformazioni
Alla vista il nuovo MCX appare subito molto compatto: ogni componente risulta rastremato e ridotto di dimensioni rispetto al passato. Osservando i due carter aperti si capisce come l’obbiettivo dei tecnici Vortex sia stato quello di concentrare la massa nelle zone necessarie, rastremando in tutti i punti laddove possibile. La distribuzione degli spessori dei carter è studiata per evitare deformazioni e contrazioni sia in fase di fusione sia durante l’esercizio del motore, cercando di rendere la struttura la più bilanciata possibile.
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