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TKART magazine Sotto Esame | RS Kart, il go-kart firmato Ralf Schumacher
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RS KART, IL GO-KART FIRMATO RALF SCHUMACHER

Max Bernardi
16 Giugno 2019
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CIK-FIA 2015 – 2020

OMOLOGA
L’RS Kart sfrutta l’omologazione del modello Dragon Evo del marchio Praga, in scadenza nel 2020

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OK-OKJ

CONFIGURAZIONE
Il telaio è adatto sia per l’utilizzo con i motori monomarcia, sia a marce. Nelle foto di questo articolo è in versione monomarcia

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30

DIAMETRO TUBI
In genere si usano tubi da 30 e 32 mm. O tutti uguali, o mischiandoli. L’RS Kart ha tutti i tubi da 30.

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MANUALE

SALDATURA
Due le “scuole di pensiero”: a mano o robotizzata. IPK, produttrice dei telai RS Kart, salda manualmente

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ALLUMINIO

ACCESSORI
Accessori di serie in alluminio, disponibile anche il magnesio.

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Senza dubbio è una delle novità più importanti e interessanti degli anni più recenti del karting internazionale: la nascita di RS Kart. Un nuovo brand creato da Ralf Schumacher, ex pilota di F1 e DTM, con una linea prodotti e un racing team proprio. I primi kart presentati sfruttano il know-how IPK, sia per quel che riguarda l’omologa sia per gli accessori.

L’RS Kart non ha un’omologa propria, in quanto le sessioni ufficiali per presentare nuovi telai all’approvazione della Federazione avviene ogni tre anni (la prossima sarà nel 2021). Ciò non impedisce, tuttavia, di far nascere nuovi modelli e nuovi brand che sfruttino omologhe già in corso di validità: Ralf Schumacher, per realizzare i suoi kart, accessori compresi, ha scelto il gruppo IPK (azienda costruttrice dei telai Praga Kart, Formula K e OK1), utilizzando, in particolare, l’omologa del telaio Dragon Evo by Praga, presentata nel 2015 e valida fino al 2020.

Il telaio ha tubi da 30 mm di diametro e, nel modello analizzato da, è in configurazione monomarcia, quindi dotato di impianto frenante solo posteriore.
L’RS Kart sfrutta le qualità costruttive e la tecnologia IPK a partire dalla piegatura automatizzata dei tubi, che avviene attraverso un macchinario con sistema di azionamento elettrico. Questo, rispetto ai sistemi idraulici, ha il vantaggio di non dipendere dalla temperatura dell’olio (più freddo a inizio lavorazione, soprattutto nei mesi invernali) e, dunque, garantire l’assoluta costanza nelle lavorazioni e una precisione nella piegatura con tolleranza al decimo di grado.
L’RS Kart si contraddistingue per la sua colorazione quasi totalmente rossa
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L’RS Kart si contraddistingue per la sua colorazione quasi totalmente rossa
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A differenza degli altri kart prodotti da IPK, l’RS Kart usa una ghiera regolabile su più fori per determinare le geometrie dell’avantreno
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All’anteriore spicca la barra in teflon, che permette di variare la torsione del telaio
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I pedali sono regolabili su tre posizioni per adattarsi alla statura del pilota
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La piegatubi, inoltre, ha un sistema di recupero dell’energia, simile a quello delle vetture ibride, e lavora su 11 assi e diverse maschere, che consentono di piegare tutti i diversi tipi di tubo necessari alla realizzazione dei telai di ogni categoria di kart. Per la fase di saldatura IPK (e, dunque, RS Kart) si affida all’esperienza di operatori specializzati che operano manualmente avvalendosi di saldatrici di ultima generazione. Ogni telaio realizzato viene poi attentamente verificato, così da garantire un prodotto che rispecchi gli alti standard di produzione dell’azienda italiana.
Venendo agli specifici dettagli del nuovo RS Kart, spicca il supporto del piantone sterzo scatolato: una soluzione che, se paragonata al supporto formato da due tubi saldati insieme, permette di diminuire le vibrazioni allo sterzo e aumentare la rigidità della zona. Il tutto si traduce in una maggiore facilità di guida per i piloti e una diminuzione delle correzioni allo sterzo nei veloci cambi di direzione. Nel piantone sterzo trova posto il fissaggio per il poggiapiedi, utile per la regolazione della posizione di guida.
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