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TONY KART RACER 401S: TECNOLOGIA ALLA PORTATA DI TUTTI
Max Bernardi
11 Marzo 2018
CIK-FIA 2014-2020
OMOLOGA
La prima omologa del Tony Kart Racer risale al 2008. Rinnovata, poi, nel 2014, è valida fino al 2020
OK - OKJ
CONFIGURAZIONE
Il telaio è adatto sia per l’utilizzo con i motori monomarcia, sia a marce. Quello analizzato (e fotografato) nell’articolo è in versione monomarcia
30
DIAMETRO TUBI
In genere si usano tubi da 30 e 32 mm. O tutti uguali, o mischiandoli. Il Racer 401S ha tutti i tubi di diametro 30 mm
ROBOTIZZATE
SALDATURA Due le “scuole di pensiero”: a mano o robotizzata. OTK salda con i robot
MAGNESIO
ACCESSORI Accessori in magnesio per il telaio del gruppo OTK
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Saldature robotizzate; tagliatubi 3D laser e accoppiamento tubi controllato, accessori forgiati e ricavati dal pieno; controllo qualità in ogni particolare, utilizzo di un’altissima tecnologia... Sono queste le basi da cui nasce il Tony Kart Racer 401S, sviluppato grazie all’esperienza accumulata sui maggiori circuiti di tutto il mondo e nella lunga storia della casa costruttrice italiana
Il Tony Kart Racer 401 S rappresenta l’ultima evoluzione del plurivittorioso modello Racer. Pur non essendo un prodotto di nuova omologa (scadrà nel 2020), il telaio è continuamente aggiornato e ottimizzato, in un costante lavoro di ricerca e sviluppo. L’obbietto principale dei tecnici Tony Kart per il Racer è stato quello di puntare sulla massima leggerezza possibile del telaio e, nello stesso tempo, ottimizzare la distribuzione dei pesi, lavorando sugli accessori, affinando le lavorazioni e utilizzando materiali di alta qualità che consentono di mantenere alte le caratteristiche meccaniche con un dimensionamento minore.
Il telaio è composto da tubi di diametro 30 mm saldati tramite robot. La saldatura automatizzata è un processo su cui OTK investe molto, e che consente di alzare, e mantenere inalterato, il livello qualitativo per tutti i telai prodotti dall’azienda con base a Prevalle (BS). In ogni telaio dell'azienda, la fase di saldatura è seguita da altri particolari processi, come la micropallinatura con sfere di acciaio, che non servono a variare le proprietà meccaniche del materiale, ma vengono eseguiti per distendere le saldature del telaio.
Il Tony Kart Racer 401S monta le carenature M6 by OTK. Sviluppate in galleria del vento, migliorano la penetrazione aerodinamica e i flussi d'aria verso motore, radiatore e freniLeggi tutto
Il Tony Kart Racer 401S monta le carenature M6 by OTK. Sviluppate in galleria del vento, migliorano la penetrazione aerodinamica e i flussi d'aria verso motore e radiatoreLeggi tutto
Anche tutte le altre parti del kart, quali castelli cuscinetti assale, triangoli supporto piantone sterzo, che possono sembrare secondarie, sono in realtà frutto di studi approfonditi. Tra la versione monomarcia del Tony Kart 401S, analizzata in questo articolo, e quella KZ, c’è una differenza nell’altezza dello scatolato cuscinetti assale, che è più alto sul telaio destinato alle classi con il cambio. Ciò consente di fissare 6 viti, aumentando la trazione del kart. Viceversa, se si necessita di più grip in ingresso curva, si possono togliere una o due viti, diminuendo in questo modo la rigidità posteriore. Precisa e dettagliata anche la procedura con la quale vengono realizzate le C del fusello partendo da un foglio tagliato al laser: creato il preforo perno, vengono stampate e successivamente lavorate a CNC. Questa lavorazione avviene in un unico passaggio per garantire la perfetta coassialità del pezzo. Successivamente, vengono fatti i forellini M3 per le regolazioni delle geometrie.
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