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TKART magazine Sotto Esame | Analisi completa del Tony Kart Racer 401 RR vincitore del 2022 FIA Karting World Championship OKJ a Sarno
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ANALISI COMPLETA DEL TONY KART RACER 401 RR VINCITORE DEL 2022 FIA KARTING WORLD CHAMPIONSHIP OKJ a SARNO

Giacomo Mantovani
11 Maggio 2023 • 22 min. lettura
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La vittoria del 2022 FIA Karting World Championship OKJ, tenutosi sul Circuito Internazionale Napoli di Sarno (Italia), rappresenta l’ennesimo titolo nel palmares del telaio Racer della gamma Tony Kart. Un modello che sin dal 2004, anno del suo lancio, ha sempre dimostrato la sua competitività, collezionando - nelle sue varie evoluzioni - oltre 10 titoli mondiali in diverse categorie del karting internazionale. Alla base di questo successo vi è anche il costante lavoro di sviluppo del telaio e della sua componentistica, garantito dalla sinergia tra il Tony Kart Racing Team e la divisione R&D di OTK Kart Group. Il mondiale FIA Karting OKJ, la classe dei kart Direct-Drive riservata ai piloti Junior, si è corso in prova unica dal 15 al 18 settembre 2022 ed è stato caratterizzato da temperature miti, ma con condizioni meteorologiche estremamente variabili, che hanno alternato momenti di clima asciutto e intensi scrosci di pioggia. A condurre il Tony Kart Racer 401 RR verso il trionfo è stato il pilota thailandese, classe 2009, Enzo Tarnvanichkul, il quale ha avuto il merito di sapersi imporre pur presentandosi nella gara conclusiva dalla sesta casella della griglia di partenza (causata dal ritiro a seguito di un incidente nella Super Heat A).

In questo articolo analizzeremo da vicino ogni aspetto (e tutti i dettagli) del Tony Kart Racer 401 RR Campione del Mondo OKJ 2022, svelando quali sono stati gli assetti utilizzati durante il week-end di gara, come sono stati studiati e quale è stata la componentistica a marchio OTK Kart Group che ha permesso al Tony Kart Racing Team e a Tarnvanichkul di laurearsi campioni del mondo.
Enzo Tarnvanichkul al volante del Tony Kart Racer 401 RR durante il 2022 FIA Karting World Championship OKJ, sul Circuito Internazionale Napoli.
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Il Tony Kart Racer 401 RR Campione del Mondo OKJ.
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Ad affermarsi tra le curve del circuito italiano è stato il Tony Kart Racer 401 RR in versione monomarcia. Il Racer, storicamente, si caratterizza per avere la scocca formata da tubi tutti da 30 mm di diametro e in una specifica lega al cromo molibdeno (per approfondire, “Sotto Esame | Racer 401 RR, l’ultima evoluzione del Tony Kart campione del mondo OK”). Va detto che Tony Kart ha nella propria gamma anche il modello TDX, con tubi da 32 mm di diametro. Il Tony Kart Racing Team, però, ha preferito optare per il modello Racer 401 RR, per diverse ragioni: le caratteristiche del Circuito Internazionale Napoli; la tipologia di motori utilizzata nella OKJ, che non sprigionano potenze tali da incidere in maniera evidente sulla flessione e torsione del telaio; gli pneumatici utilizzati XH3 Vega (option), quindi a mescola dura, e, soprattutto, le caratteristiche fisiche di Enzo Tarnvanichkul. Il pilota thailandese (quattordici anni compiuti) durante i giorni di gara faceva registrare un peso di circa 45 kg e una statura di circa 1,60 m. Benché queste caratteristiche assicurino vantaggi in termini di risparmio del peso complessivo dell’accoppiata pilota-kart (permettendo di aggiungere zavorra nei punti strategici al fine di raggiungere il peso minimo imposto dal regolamento), bisogna sottolineare come possano anche influire negativamente, se non correttamente valutate, sulle reazioni del telaio, il quale, subendo poco trasferimento di carico, tende a lavorare in modo abbastanza “piatto”. Nei kart, infatti, non essendoci ammortizzatori e differenziali, il rapporto tra corporatura del pilota e flessibilità della scocca è un aspetto che va sapientemente gestito. Proprio per questo motivo, anche la scelta, per quello che riguarda il secondo telaio da punzonare (da utilizzare in condizioni di bagnato o per eventuali danneggiamenti irrimediabili sul kart principale), è ricaduta sempre su un Racer 401 RR con tubi da 30 mm di diametro. Date queste premesse non avrebbe avuto senso nella categoria Junior valutare la versione di telaio con tubi da 32 mm di diametro (per avere una opzione telaistica differente rispetto al kart di riferimento), troppo rigido per le sollecitazioni esercitate in questa condizione.
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