CASEY STONER
KARTISTA VERO

Il due volte iridato della MotoGP prova il Birel ART KZ. E fa dannatamente sul serio

Le cose sono cambiate, eccome, dall'ultima volta che lo abbiamo visto. Era l'anno 2011 e in quell'occasione Casey Stoner arrivò in pista, da pilota ufficiale Honda pienamente lanciato verso il suo secondo titolo mondiale in MotoGP, con un pick up da rapper e la moglie Adriana. L'occasione era fare qualche giro in kart con i meccanici/tecnici amici del proprio team. Tutti, infatti, erano stati omaggiati da Stoner di un Birel/BMB Kart Grand Prix monomarcia. Questa volta, la tribù Stoner si è allargata. Al suo fianco, sulla pista di Castelletto di Branduzzo (PV), non solo Adriana, ma anche la piccola Alessandra e l'amico fidato Chris Hillard, ora suo collaboratore diretto. Casey è in Italia per vacanza e per meeting con i suoi sponsor (Nolan, Alpinestars, Gas...). Ufficialmente è un pilota in pensione, anche se tutt'ora svolge l'attività di tester per la Honda HRC. Le corse, però, quelle su due ruote, sembrano essere parte del passato. Ma anche sul fronte quattro ruote qualcosa è cambiato. Perché il pick up ha lasciato il posto a una Lamborghini Huracan e al posto del Birel monomarcia c'è un Birel Art CRY30_S7 a marce, motorizzato Parilla Screamer Black. Se la Huracan non è nient'altro che un gentile omaggio dalla factory di Sant'Agata Bolognese per i giorni di permanenza in Italia, per quanto riguarda il kart, Casey sembra proprio aver cambiato gusti. Più che altro, come kartista, sembra un'altra persona. Da veloce pilota amatoriale che cerca un momento di svago tra una gara di MotoGP e l'altra, a vero e proprio esperto, che conosce e si informa ("Poi mandi una mail a Chris con scritto dove posso leggere i risultati della gare più importanti?").
La sua giornata inizia verso le 10 del mattino, circa, di venerdì 5 giugno. Ad attenderlo in pista una selezione di uomini Birel Art capitanata dal presidente Ronni Sala e dal team manager (5 volte campione del mondo) Gianluca Beggio.