Con una formazione quasi al completo (17 piloti in totale) il team Birel ART Racing ha affrontato la seconda prova internazionale della stagione, la prima di quattro gare della WSK Super Master Series. Longhi nella KZ2, Kucharczyk nella OK e Van Langendonck nella Mini hanno potuto realizzare delle prestazioni di prim’ordine posizionandosi nella Top-5 o comunque non lontani, con un parterre ancora più gremito rispetto alla WSK Champions Cup della settimana scorsa. Birel ART Racing può proseguire con fiducia la sua fase preparatoria ai grandi appuntamenti 2021.
“L’entrata in scena dei nostri principali piloti KZ2 si è svolta ottimamente”, ha confidato il team manager Luca Filini. “Riccardo Longhi si è rivelato immediatamente molto competitivo, Giuseppe Palomba non era lontano e Alessio Piccini si è velocemente adattato al suo nuovo mezzo concludendo al decimo posto. Su un telaio Birel ART del team Leclerc by Lennox Racing, Viktor Gustavsson ha siglato una nuova straordinaria vittoria. Tymoteusz Kucharczyk ha confermato la sua esperienza nella OK con una Top-5 come ricompensa, mentre Cristian Bertuca ha girato con un ottimo passo sino all’inizio della finale e Matheus Morgatto ha riassaporato il gusto della gara dopo una lunga pausa. I nostri piloti Junior proseguono lo sviluppo della loro esperienza a questo livello e il nostro pilota della Mini, Dries Van Langendonck, continua a fare scintille. Lo staff tecnico sta lavorando a pieno ritmo e siamo fiduciosi per il prosieguo della stagione, in particolare per la prossima prova della WSK Super Master Series tra due settimane a La Conca dove le KZ2 non saranno presenti”.
Nonostante dei tempi meno entusiasmanti rispetto alla WSK Champions Cup, Dries Van Langendonck ha nuovamente raggiunto la sesta posizione finale nella Mini di fronte a 115 avversari. Grazie a un regolare percorso nella Top-5 delle manche, due volte terzo e una volta secondo, e due giri più veloci in gara, il pilota seguito da Alessandro Manetti ha potuto battersi brillantemente nel gruppo di testa nelle fasi finali.
La svizzera Ekaterina Luescher, selezionata dalla Richard Mille Young Talent Academy ha raggiunto gli altri piloti della formazione Birel ART Racing. In occasione delle manche si è dimostrata una solida attaccante, caratteristica che fa ben sperare. Anche i suoi compagni di squadra hanno proseguito il loro apprendimento di alto livello al centro del gruppo dopo delle qualifiche con margine di miglioramento. Matteo Spirgel e Kimi Tani sono riusciti a qualificarsi per la finale.
Al volante del suo RK/TM Tymoteusz Kucharczyk ha infiammato la squadra Birel ART assicurando una performance estremamente convincente nella Top-5 della categoria OK. Cristian Bertuca non si è risparmiato e si è battuto nella Top-10 finale per poi doversi ritirare. Il brasiliano Matheus Morgatto ha ritrovato i suoi punti di riferimento dopo delle prove cronometrate e delle manche complicate. È riuscito a rimontare di dodici posizioni nel corso della finale e ha raggiunto il dodicesimo posto per la sua prima uscita dell’anno. Nicolay Violentii e Max Angelard hanno fatto registrare una netta progressione nelle manche rispetto al risultato nella WSK Champions Cup.
Il parterre della KZ2 era molto più affollato, 71 piloti, e più combattuto con la presenza dei migliori esperti della KZ. Birel ART è stato il marchio meglio rappresentato con più di un quarto del totale dei telai presenti. Riccardo Longhi ha subito ritrovato la sua disinvoltura in gara classificandosi tre volte terzo nelle manche con un giro più veloce. Si è a lungo battuto nella Top-5 della finale per poi terminare al sesto posto. Alessio Piccini ha debuttato alla grande con Birel ART in quanto ha rimontato dal 29° posto al termine delle manche fino alla Top-10 finale. Giuseppe Palomba ha avuto un buon passo sin dalle qualificazioni e ha concluso al dodicesimo posto con una rimonta di cinque posizioni in finale. All’interno del Team Renda Motorsport, Douglas Lundberg si è aggiudicato il quattordicesimo posto nonostante alcuni contrattempi nelle manche. L’austriaco Marcus Funda ha preso le misure del suo nuovo telaio per effettuare una rimonta globale di dodici posizioni durante il meeting con il suo 27° posto in finale, mentre Sutumno Thanapongpan ha dovuto far fronte ad alcuni imprevisti nelle manche che gli hanno impedito, questa volta, di qualificarsi.
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