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ROK Cup Italia, Round 7 - il resoconto delle gare
TKART Staff
16 Agosto 2023

Back-to-back per la ROK Cup Italia al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (BS). Il campionato by Vortex fa di nuovo tappa nel circuito bresciano per il settimo appuntamento del 2023, ancora una volta sfondando il muro dei 200 iscritti (214, per la precisione) tra le sei categorie in gara. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Pecoraro Angelo (Mini ROK), Marchesi Nicolas (Junior ROK), Dragan David (Senior ROK), Ptackova Sona (Expert ROK), Grzywacz Bartosz (Super ROK) e Taylor Niki e Rigodanza Riccardo (Shifter ROK).

Mini ROK

Record assoluto in termini di partecipanti per la Mini ROK, con 53 piloti presenti a Franciacorta.

Tra questi, a svettare su tutti in qualifica è Henri Kumpen, autore del miglior tempo di 56.095 realizzato nel gruppo 1. Julian Frasnelli è, invece, il più veloce del gruppo 2 e con un crono di 56.393 secondi si colloca al secondo posto nella classifica combinata. Zack Zhu ottiene la terza posizione, seguito da David Moscardi, quarto, e da Angelo Pecoraro, quinto. Sesta piazza per Alessandro Nanni, settima per Antonio Guglietta e ottava per Norbert Jr Plaszewski. Trovano posto tra i primi dieci anche Achille Rea, nono, e Alberto Masotto, decimo. L’elenco delle prove cronometrate prosegue con: Justin Di Lucia, Momcilo Davoust, Tommaso D’Ambrosio, Martin Bertolaccini, Edoardo Colucci, Andrea Carbone, Sofia Povazhnaia, Ella Hakkinen, Ilas Mitaki, Vincenzo Salierno, Milosz Smuk, Julian Malo Juvera, Shae Shield, Lorenzo Zucchetto, Antonio Ianni, Gabriele Iacomelli, Carlo Pongratz, Diego Bertellini, Valentino Vivian, Matteo Infantino, Alessandro Dragone, Davide Di Filippo, Liam Secall, Jamie Ehrat, Marcell Zsebo, Johannes Buchhammer, Daniel Hakkinen, Francesco Lisignoli, Augustin Feligioni, Bryan Filippelli, Dario Palazzolo, Michal Zajac, Andrea Saccà, Nicholas Bertolani, Elias Boullier, Pietro Chesini, Giovanni Aringhieri, Plamen Teliyski, Federico Schiavi, Luca Muzzolon, Camilla Amarotti, Daniel Pasquali e Leonardo Trombini.

Con due vittorie in due gare, Moscardi sale in cima alla classifica intermedia al termine delle qualifying heat. Due secondi posti permettono a Zhu di guadagnare la seconda posizione, mentre Frasnelli scende in terza. Guglietta è quarto, seguito da Plaszewski, autore di una vittoria, e Pecoraro. Davoust e Colucci accedono alla Top 10, completata da Masotto e Nanni. Un ritiro nell’ultima manche fa precipitare Kumpen fino al 25° posto.

Nella finale, Moscardi parte bene dalla pole position e Frasnelli rimane francobollato al connazionale, mentre Zhu precede alla prima curva Pecoraro, Guglietta, Davoust, Plaszewski e Nanni. La gara diventa presto un affare a due tra Moscardi e Frasnelli: il poleman conserva ad ogni giro il comando, mentre il suo rivale rimane costantemente alle sue spalle senza, tuttavia, cercare il sorpasso. Alle loro spalle, non sono da meno: Pecoraro e Zhu, incollati tra loro, azzerano lo svantaggio sui primi due e in testa si forma un quartetto pronto a giocarsi la vittoria. Al penultimo passaggio, Frasnelli passa finalmente all’attacco e si porta in testa, con Pecoraro bravo a sfruttare l’occasione per salire in seconda posizione. In tutto ciò Zhu non resta a guardare e, all’ultimo giro, sale in terza piazza e chiude tutti gli spazi necessari a Moscardi per cogliere il podio. La finale termina con la vittoria di Frasnelli davanti a Pecoraro e Zhu, ma i due sono sotto osservazione: il primo riceve una penalità di 5 posizioni e scivola sesto, mentre il secondo è squalificato a causa di un’irregolarità tecnica. Moscardi, quindi, si classifica nella piazza d’onore, mentre Mitaki – risalito di 10 posizioni rispetto al via – è terzo.

Junior ROK

Come accaduto nel precedente round, sono 45 i protagonisti del weekend della Junior ROK.

Dopo la vittoria ottenuta due settimane prima, Qarrar Firhand si candida di nuovo per una posizione di rilievo anche in questo appuntamento. L’indonesiano, infatti, fa registrare la pole position in qualifica, primo nel gruppo 2 con un tempo di 49.485 secondi. Stavolta, Nicolas Marchesi è secondo nella classifica combinata, sebbene sia il più rapido del gruppo 1 (49.697). Alex Desario, terzo, e Riccardo Repetto, quarto, sono gli immediati inseguitori della coppia Firhand-Marchesi, mentre Alessandro Giarratano e Morgan Knudsen si piazzano rispettivamente quinto e sesto. In Top 10 troviamo, inoltre, Jacob Micallef, Riccardo Brangero, Travis Teoh e Amelia Wyszomirska. Seguono Jan Philipp Krüll Del Río, Lorenzo Coletto, Franciszek Czapla, Maksymilian Rafalik, Emilio Tedesco, Leonardo Monzani, Marius Bonconseil, Franciszek Lassota, Ahn Tu Ranghetti, Antoni Kosiba, Ettore Sanesi, Alex Laghezza, Meryl Peldes, Sheilys Vedel, Davide Pretosi, Federico Sbardellati, Jakub Lizak, Rodolfo Cambiaso, Luca Spagni, Matteo Montrone, Nicolas Cortes, Mateo Malo Juvera, Simone Donchi, Selina Baum, Matteo Pau, Ettore Di Domenico, Pietro Camerlengo, Jan Blazic, Riccardo Moreni, Cristian Guerra, Rikardo Bakaj, Andrea Thej, Devi Leon Ucar e Samuele Sottile.

Anche al termine delle qualifying heat, Firhand conserva la leadership con una vittoria e un secondo posto sulla propria tabella di marcia. Stessi risultati anche per Marchesi, tuttavia classificato alle spalle dell’indonesiano. Micallef e Teoh salgono rispettivamente al terzo e al quarto posto, mentre Desario passa da terzo a quinto. Sesto posto per Brangero, settimo per Repetto, ottavo per Czapla e nono per Knudsen. Giarratano completa la Top 10.

Sorpassi e controsorpassi nella finale di domenica pomeriggio per la Junior ROK: Firhand mantiene la propria posizione al via nonostante le pressioni di Marchesi, con Knudsen e Micallef nelle posizioni immediatamente successive. Al 4° giro, Marchesi passa brevemente in testa alla gara, ma Firhand e Teoh, nel frattempo salito in terza posizione, si riportano davanti all’italiano. I tre guadagnano un notevole vantaggio sul resto degli inseguitori, tranne uno. Solo Czapla, infatti, grazie a un ritmo notevole, riduce poco a poco il gap con i leader della corsa. Nelle ultime fasi, Teoh si trova in prima posizione, davanti a Firhand, Marchesi e Czapla: quest’ultimo riesce a portarsi al secondo posto, ma, al penultimo giro, perde parecchie posizioni e rimane tagliato fuori dai giochi per la vittoria. Marchesi prova in tutti i modi a passare Firhand, ma quest’ultimo copre le spalle al compagno di squadra Teoh: vince il malesiano, con l’indonesiano e l’italiano a completare il podio.

Senior ROK

Numeri di rilievo anche nella Senior ROK, con 46 iscritti al penultimo round di campionato.

David Stefan Dragan è, di nuovo, sulla cresta dell’onda grazie alla pole position in 48.213 secondi. Mattia Jentile precede tutti nel gruppo 2 e con un tempo di 48.265 secondi si posiziona secondo, alle spalle del compagno di squadra rumeno. In ottima forma anche Colin Würthenberger, terzo, così come Luca Perelli, quarto. Appena dietro troviamo Gianmarco Cortopassi e Riccardo Salemi, rispettivamente quinto e sesto, mentre Davide Marconato e Vittorio Maria Russo sono settimo e ottavo. Esordio stagionale per Jakub Rajski, nono, infine Christian Canonica chiude la classifica dei primi dieci. Seguono Giovanni Polato, Andrea Giudice, Alberto Bernardi, Andrea Ladina, Daniele Galbiati, Alessio Migliucci, Fabio Silvestri, Samuele Di Filippo, Edoardo Prioglio, Giulio Olivieri, Adrian Labuda, Sache Rotgé, Rebecca Guarguaglini, Patrik Fraboni, Filippo Fiorentino, Giuseppe Gaglianò, Lorenzo Lenzi, Sofia Zanfari, Antonio Parlapiano, Marco Massironi, Federico Biagioli, Micah Scicluna, Ludovica Miceli, Maia Meneghin, Niccolò Fontani, Auriol Ibrahim Sofian, Noah Massa, Daniele Guenzi, Lorenzo Bertonelli, Michael Di Piazza, Riccardo Chiodo, Cristian Lovi, Emanuele Romanelli, Davide Cominazzini, Diego Bartolozzi e Suleiman Zanfari.

Cambia il leader al termine delle manche eliminatorie. Luca Perelli fa registrare una vittoria, oltre a un secondo posto, e balza in testa alla classifica intermedia. Due piazzamenti in Top 3 premiano Giudice con la seconda posizione, mentre Canonica passa da decimo a terzo. In quarta piazza troviamo Salemi, davanti a Dragan (11° nella seconda heat) e a Jentile (decimo, invece, nella prima delle due gare). Bene Bernardi, settimo, ma ancor più eclatante è la scalata di 12 posizioni da parte di Olivieri, ottavo. Rajski e Migliucci sono rispettivamente nono e decimo. Cortopassi retrocede 22°, mente Würthenberger sprofonda addirittura 30°.

Animata fin dai primi metri la finale della Senior ROK, con Giudice autore, al via, di uno spettacolare quanto deciso sorpasso all’esterno sul poleman Perelli, mentre Canonica tiene a bada Dragan e Jentile. Dopo aver perso la leadership, Perelli scende in quinta posizione dopo appena un giro, ma successivamente recupera la quarta posizione ai danni di Jentile. Davanti, Dragan diventa protagonista indiscusso della gara: al 2° giro ottiene il secondo posto, dopodiché conquista la testa della corsa tre passaggi dopo. Il rumeno infila una serie di giri veloci e aumenta notevolmente il proprio margine sugli inseguitori, capitanati da Giudice e Canonica. Al termine dei 16 giri in programma, Dragan passa sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre 3 secondi su Giudice, secondo, e su Canonica, terzo, mentre Perelli conclude quarto. Il quinto posto è appannaggio di Rajski.

Expert ROK

Diversi colpi di scena nella Expert ROK, la categoria dei piloti più “esperti” della ROK Cup Italia, ancora una volta con oltre 20 partenti schierati in pista.

Le qualifiche vedono la supremazia di Sona Ptackova, alla terza pole position stagionale, grazie al crono di 49.704 secondi. Alessandro Viganò coglie, invece, il secondo posto, seguito da Tommaso Castellani, terzo, e da Tino Donadei, quarto. Quinta posizione per Antoni Bal, davanti a Michele Zampieri, sesto, a Riccardo Pini, settimo, e a Luca Fiorenti, ottavo. Paolo Baselli e Davide Gherardi occupano la quinta fila, mentre Angelo Ardito e Marco Beretta li seguono in sesta. La classifica prosegue con Fabio Cretti, Valerio Modugno, Gianluca Rubiolini, Pier Giuseppe Di Landro, Marco Nannavecchia, Roberto Pelanconi, Daniel Zajac, Andrea Bicciolo, Francesco Doria e Calogero Romano.

In Gara 1, Ptackova indovina una brillante partenza ed è subito in testa, al contrario di Viganò che, invece, viene infilato da Castellani. In poche curve, però, Viganò recupera la propria posizione di partenza e si lancia all’inseguimento di Ptackova, lasciando Castellani alle proprie spalle in compagnia di Bal, Donadei e Zampieri. Il duello a distanza tra Ptackova e Viganò dura circa metà corsa: solo a quel punto la leader decide di seminare l’italiano nei giri successivi per andare a tagliare in tutta tranquillità il traguardo finale con un vantaggio di 1.692 secondi su Viganò. Castellani conserva la terza posizione, Donadei termina ai margini del podio, mentre Gherardi – emerso nel corso della gara – beffa negli ultimi metri Bal e conquista il quinto posto.

In Gara 2, Zajac tiene testa a Bal alla prima curva, mentre Gherardi guadagna la terza posizione, seguito da Beretta e Viganò. Proprio quest’ultimo si scatena nel corso dei primi giri: sorpassa prima Beretta e Gherardi, dopodiché ha la meglio anche su Bal e Zajac. Nel frattempo, anche Ptackova emerge dall’ottavo posto sullo schieramento di partenza e, giro dopo giro, arriva a occupare la terza posizione. Con Viganò ormai troppo lontano, Ptackova prende di mira il compagno di squadra Bal e, all’ultimo giro, riesce a superarlo. La classifica finale determinata in pista recita Viganò primo e Ptackova seconda, ma tutto cambia nel post-gara: l’italiano viene squalificato perché risulta sottopeso, mentre la ceca riceve 5 secondi di penalità per lo spoiler frontale in posizione non corretta e retrocede al nono posto. Vince Bal, con Gherardi secondo e Zajac terzo.

Super ROK

La Super ROK, la categoria monomarcia più prestazionale della ROK Cup Italia, è protagonista del weekend di Franciacorta.

Gran colpaccio da parte di Yicheng Qu, il più veloce in qualifica con un tempo di 47.581 e in grado di battere Bartosz Grzywacz, secondo classificato. Gaia Cardinali coglie il terzo posto, davanti a Brando Pozzi, quarto, e a Cristian Comanducci, quinto. Sesta posizione per Lynn Neuhaus, seguita in graduatoria da Riccardo Martinello, settimo, e da Tomas Aires Silva Costa Mota, ottavo. Quinta fila per Elliott Shaw e Manuel Gritti, sesta, invece, per Alessandro Zini e Federico Vecchio. L’ordine della griglia di partenza prosegue con Chiara Bolognini, Lorenzo Rubes, Nicole Maffeis, Valentina Nessi, Mattia Gafforelli, Christian Giovanni Signoretta e Lorenzo Poletti.

In Gara 1, Qu sfrutta al meglio il risultato ottenuto nelle prove cronometrate per issarsi al comando dopo la prima curva, mentre Cardinali e Comanducci sopravanzano Grzywacz, scivolato al quarto posto. Quest’ultimo, tuttavia, non resta a guardare e riprende già al termine del primo giro la terza posizione, dopodiché raggiunge Cardinali e la sorpassa nel corso del 7° passaggio. Il polacco prova in tutti i modi a colmare il distacco che lo separa da Qu, ma il leader della gara gestisce perfettamente il vantaggio e vince la corsa. Grzywacz chiude a +2.240 dal vincitore, mentre il gradino più basso del podio va a Cardinali. Pozzi si aggiudica il quarto posto, davanti a Neuhaus, Aires Silva Costa Mota, Shaw, Martinello e Comanducci.

In Gara 2, Aires è subito aggressivo al via e guadagna in poche curve il comando, seguito da Grzywacz, Shaw, Comanducci, Pozzi, Neuhaus e Cardinali, mentre Martinello, dalla pole, scivola all’ottavo posto. Aires resiste appena un paio di giri in testa: infatti, Grzywacz e Comanducci lo sorpassano definitivamente nel corso del terzo passaggio, operazione che riesce anche a Pozzi. Grzywacz svolge perfettamente il compito di tenere a distanza Comanducci che, a sua volta, si guarda le spalle da Pozzi. I tre rimangono nelle rispettive posizioni fino alla bandiera a scacchi, che sancisce la vittoria di Grzywacz in compagnia, sul podio di Comanducci e Pozzi. Partito ottavo, Qu risale fino al quarto posto, relegando Aires al quinto.

Shifter ROK

Si infiamma la lotta per il titolo della Shifter ROK a Franciacorta.

Niki Taylor torna di nuovo davanti a tutti in qualifica, dopo l’ultima pole position firmata in occasione della tappa d’apertura di campionato. Il canadese fa registrare il tempo di 47.158 secondi e batte Federico Squaranti per soli 6 millesimi di secondo. Vicinissimo anche Giacomo Pellegrini, terzo, mentre Daniele Demartis ottiene la quarta posizione. La terza fila vede Andrea Pasquinelli e Manuel Daziano; in quarta, invece, troviamo Mattia Rossetti e Andrea Aliberti. Massimiliano Pezzucchi e Gabrio Bizzozero chiudono la Top 10, seguiti in classifica da Riccardo Rigodanza, Luigi Del Vecchio, Andrea Zemin, Greg Berry, Alessio Foresto, Philippe Ehrensberger, Alessandro Lizio, Ferruccio Alacqua, Pietro Gobbi, Thomas Consonni, Ivan Paller, Lorenzo Ripamonti, Michal Bartoszuk, Enzo Pirovano, Francesco Buffa, Lorenzo Celetti, Davide Spagni, Alfio Messina e Riccardo Franciosi.

In Gara 1, Squaranti brucia Taylor allo spegnimento dei semafori e prende in mano le operazioni, mentre Pellegrini conserva la terza posizione davanti a Pasquinelli e Aliberti: i due sono subito ai ferri corti, ma si lasciano sorprendere dopo poche curve da Demartis e, dopo un contatto, si ritirano dalla corsa. Il circuito di Franciacorta non agevola i sorpassi nella Shifter ROK e, di fatto, le posizioni si “congelano”: Taylor non trova alcun varco dove poter tentare di scavalcare Squaranti e quest’ultimo centra il successo; Pellegrino, invece, si difende egregiamente da Demartis e conquista il gradino più basso del podio. Quinto posto per Rigodanza, davanti a Bizzozero, Zemin e Daziano.

In Gara 2, la partenza è di nuovo un momento chiave per le sorti della corsa: Zemin prova dall’esterno a sopravanzare Daziano, ma quest’ultimo non si lascia intimorire e chiude deciso sul rivale al primo tornante. Zemin è costretto ad alzare il piede e Rigodanza, balzato da quarto a terzo al via, ne approfitta per issarsi al secondo posto. Rigodanza prova in tutti i modi a trovare lo spazio necessario per portarsi davanti, però Daziano copre tutti i varchi e, grazie anche a una condotta magistrale della corsa, centra il primo successo nella categoria. Rigodanza chiude in piazza d’onore e Zemin, rimasto incollato ai primi due, si classifica terzo. Squaranti e Taylor, protagonisti di Gara 1, racimolano rispettivamente il quarto e il quinto posto.

Press Release © OTK Kart Group

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