Se n’è andato ieri, lunedì 10 febbraio 2020, nella sua Pesaro, Giancarlo Morbidelli, fondatore della storica casa motociclistica italiana che con le sue moto da competizione ha fatto la storia del Motomondiale nel corso degli anni Settanta.
Già pilota regolarità da giovane e da sempre appassionato di motori, l’avventura da costruttore di Giancarlo comincia negli Anni ’60.
Da quello che poteva sembrare un semplice hobby, coltivato in una officina ricavata in un angolo della sua azienda di macchine per la lavorazione del legno, nascerà in pochi anni un vero e proprio reparto corse capace di vincere, tra il 1975 e il 1977 confrontandosi con i più grossi colossi dell’industria motociclista mondiale, ben quattro Campionati del Mondo piloti con Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi e Mario Lega, oltre a tre titoli costruttori.
Grazie alla passione e alla determinazione incrollabile di Giancarlo, il marchio Morbidelli diverrà sinonimo di soluzioni tecniche pioneristiche sia per quanto riguarda le moto che per quanto riguarda i propulsori a 2 tempi.
Un successo che non mancò di segnare anche il kart, scrivendo il nome di Morbidelli nella storia, in particolare, della categoria shifter. I suoi motori, infatti, ebbero grande fortuna tra i kart a marce, sia nella loro declinazione bicilindrica, sia monocilindrica, quest’ultima entrata in produzione dopo l’abolizione del frazionamento da parte della Federazione.
La redazione di TKART partecipa in maniera molto commossa al lutto anche per l’amicizia che ci lega al figlio di Giancarlo, Gianni, pilota di F1 che TKART ha con orgoglio vantato nel proprio staff in veste di special tester per diversi anni. Oltre a lui, le nostre condoglianze e i nostri pensieri, insieme a quelli dei lettori di TKART, vanno a tutti i famigliari e in particolar modo alla moglie Augusta e alla figlia, Letizia.