Saranno quelli di Intrepid Driver Program, alla fine, i colori che Davide Forè vestirà al FIA Karting World Championship al South Garda Karting di Lonato, dal 20 al 22 settembre. Un mondiale, che già di per sé non è una gara qualunque, dal sapore particolare per il campione italiano a cui si presenta l’occasione unica di giocarsi il titolo circondato da famiglia e amici.
A poco più di un mese e mezzo dal via, ancora non si erano dipanati i dubbi attorno alla sua partecipazione dopo la separazione con Taglienti Kart. È solo negli ultimi giorni, infatti, che i tasselli sono andati tutti al loro posto.
Come si è arrivati, quindi, a definire questa collaborazione? Qual è il potenziale del pacchetto? E quali sono, invece, le sensazioni di Davide? TKART l’ha chiesto direttamente all’interessato:
“Prima di tutto devo dire – racconta Forè – che senza l’aiuto di Luigina Guerrini questa opportunità forse non si sarebbe mai concretizzata. Chi mi conosce sa che Luigina è una figura fondamentale per me: mi ha gestito in pista e fuori, come pilota e come uomo. Era perfettamente consapevole di quanto tenessi a questa gara e della mia determinazione e mi è stata di grande aiuto non solo a trovare un sedile, ma un pacchetto con cui, ritengo, possiamo fare davvero bene. Da Intrepid e da Mirko Sguerzoni c’è stata subito una grande disponibilità, la stessa incontrata da parte di TM Racing dopo che Luigina ha proposto la cosa a Franco Drudi.”
Uno sforzo organizzativo importante dunque, che tutto sembra tranne che un piano B:
“Proprio così. Ed è ancora più incredibile pensare che è avvenuto tutto in poche ore. Normalmente, a stagione così inoltrata, non riesci a ‘spostare’ piloti così facilmente. In più, personalmente, non mi sarei mai presentato al via del mondiale per far numero. Vedere Intrepid così entusiasta e coinvolta nel soddisfare al meglio le mie richieste è davvero stimolante.”
Ora però bisogna arrivare pronti anche in termini di competitività:
“Certo, ma, come ho detto, ho buone sensazioni. Dopo una prima presa di contatto di qualche decina di giri, stamattina (giovedì 16 agosto n.d.r.) abbiamo cominciato a lavorare intensamente, iniziando a confrontare telai, conoscere i freni e decidere la direzione da prendere. C’era anche Mirko Sguerzoni e con il team abbiamo provveduto a raccogliere un po’ di dati su cui si lavorerà tenendo anche conto delle mie indicazioni. Da parte mia, inoltre, dovrò conciliare la mia preparazione con l’attività di driver coaching che non voglio assolutamente mettere in secondo piano, dato che, credo, sarà al centro del mio futuro. Continueremo a provare anche altre componenti e sono convinto che, una settimana prima del Mondiale OKJ-OK, avremo tutti gli elementi per tirare le somme. La parte motoristica non ci preoccupa: sappiamo di essere in ottime mani.”
Manca ancora più di un mese al via, ma per uno con una carriera longeva come la tua alle spalle la domanda è quasi d’obbligo: pensi che sarà il tuo ultimo mondiale?
“È davvero difficile per me rispondere ora. Mi avessero fatto questa domanda prima, probabilmente la risposta sarebbe stata chiarissima nella mia mente. Il tempo passa per tutti e quando ho accettato il ruolo di Team Manager in Birel ART, ad esempio, pensavo che ormai la mia vita professionale avesse preso una strada ben precisa. Alla fine, forse, sono stato io stesso a sottovalutare la mia passione e quella delle persone intorno a me. In questi mesi sono cambiate molte cose e mi sono messo in gioco sotto vari aspetti. Per questo e altri motivi, l'unica cosa che posso dire è: mai dire mai.”