In gergo si usa sempre il termine “grippare”. Nel concreto, significa che il pistone si incastra nel cilindro e che, di conseguenza, il motore si blocca. A livello motoristico è uno degli inconvenienti più comuni, nel kart, e quando accade... non è mai bello. Sia perché il grippaggio blocca le ruote e può comportare dei rischi in pista, sia perché il motore può danneggiarsi piuttosto seriamente. Non esiste una regola fissa per essere sicuri di non avere problemi di grippaggio. Il consiglio che si può dare, in generale, è quello di tenere sempre sotto controllo diversi parametri che senza dubbio hanno un ruiolo decisivo nel verificarsi di questo problema: su tutti, carburazione e temperatura.
I carburatori a membrana consentono di regolare la carburazione agendo su due viti che riducono o aumentano il passaggio di miscela all’interno del carburatore stesso. La gestione del carburatore da parte del pilota è, spesso, la causa principale del grippaggio: in molti pensano di abbassare il tempo sul giro smagrendo la carburazione, cosa che, invece, molto più facilmente finisce per tradursi in una rottura. Nella ricerca del corretto set up bisogna partire con una carburazione leggermente più grassa rispetto a quella consigliata dalla Casa, e da qui cui smagrire al massimo di cinque minuti (il gergo vuole che si agisca sulla rotellina di regolazione esattamente come sul quadrante di un orologio) nel corso della sessione, senza voler né strafare né cercare di estremizzare troppo.