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TKART magazine Come Fare a | Guida essenziale agli pneumatici per il kart
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GUIDA ESSENZIALE... AGLI PNEUMATICI PER IL KART

TKART Staff
16 Gennaio 2020
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INTRO
Si fa presto a dire “gomme”... Poi, però, basta guardarsi intorno nel paddock di una pista, una domenica qualsiasi, per capire quanto queste componenti, fondamentali per le prestazioni, siano spesso sottovalutate dai kartisti: gomme soft gonfiate a 2,2 bar davanti e 2 dietro, come sulle auto; consigli sbagliati dati apposta per “depistare”; bestemmie che volano per montare uno pneumatico sul cerchio... Vale la pena, dunque, con l’aiuto dei tecnici Vega, azienda leader del settore, mettere insieme un veloce vademecum di base su come comportarsi con le gomme per il kart, dal momento dell’acquisto, fino a quando è rimasto ben poco battistrada da consumare.
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1 ACQUISTO
Tendenzialmente, tutti i canali di vendita che distribuiscono pneumatici possono essere utilizzati anche per il kart. L’ideale, però, sarebbe acquistare le gomme dai rivenditori autorizzati, che sicuramente possono contare su un approvvigionamento rapido e garantire, così, gomme sempre “fresche” e aggiornate. I prodotti della Vega, per esempio, utilizzano un codice a barre in cui è segnata tutta la vita del pneumatico: ma solo i tecnici dell’azienda italiana possono accedere a queste informazioni (controllo qualità).
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2 SCELTA
Può sembrare banale, ma già scegliere quali pneumatici utilizzare, all’interno di una proposta del mercato davvero ampia, non è scontato. Per chi gareggia la cosa si semplifica: servono le gomme indicate dagli organizzatori. Idem per chi si allena in vista di una gara: non ha senso provare con un tipo di gomma quando se ne deve utilizzare uno diverso il giorno della gara.
Per chi, invece, utilizza il kart unicamente come divertimento, magari non troppo spesso, il consiglio è di puntare su un treno di gomme con mescola dura: impegnano meno nella guida e, soprattutto, si consumano meno. Chi è più esperto e gira un po’ più spesso può optare per una mescola intermedia, sempre ricordando che più gli pneumatici sono morbidi, più “attaccano”, permettendo una performance potenzialmente migliore, ma rendendo la guida più faticosa.
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