Smontaggio e rimontaggio dell’albero motore di un propulsore da kart sono operazioni tutt’altro che semplici. Però sono molto importanti, perché, se effettuate in modo corretto, garantiscono prestazioni e affidabilità.
Per questo genere di lavoro non ci si può improvvisare e servono strumenti adatti, prima tra tutti una pressa, che può essere con demoltiplicazione meccanica, come quella usata in TM, dove vengono girati i video di questo servizio, oppure oleopneumatica. Inoltre, vista la complessità dell’operazione, quando la si esegue è consigliabile sostituire anche tutti i componenti usurabili, come gabbietta, rasamenti e alberino di accoppiamento.
Quando un motore da kart raggiunge i 16.000 giri/min e oltre, significa che l’albero motore gira di 360 gradi per 16.000 volte in un minuto. Ovvero: 267 volte al secondo! Una tale velocità di rotazione, per non parlare dell’accelerazione che l’elemento deve raggiungere, genera sollecitazioni importanti. Se l’albero motore non è montato correttamente, cioè dritto e con le giuste tolleranze, si creeranno vibrazioni e perdite di potenza dovute soprattutto ad attriti, che limiteranno sia l’affidabilità sia le prestazioni del motore.
Alcuni motori due tempi presentano un albero motore in pezzo unico. Su questi, la gabbietta a rulli della testa di biella, atta a permettere la rotazione della biella stessa sull’albero motore senza avere grandi perdite di attrito, è in due metà, così come la testa di biella. In questo modo entrambi i componenti sono montabili e smontabili dall’albero motore monopezzo. Per ottenere prestazioni e affidabilità superiori, però, nei motori due tempi da competizione come quelli dei kart, si evitano discontinuità nella superficie di contatto fra testa di biella e gabbietta. È quindi l’albero motore a essere disaccoppiabile, mentre testa di biella e gabbietta sono monopezzo.