Holzner: “Evidentemente non è l’aspetto meccanico che ci ha portati alla scelta di una biella così corta, ma una serie di altri fattori, fluidodinamici e di risonanza. Certamente la biella corta aumenta le forze di spinta laterali del pistone sul cilindro, e quindi l’attrito e l’usura. Per mantenere i vantaggi della biella corta, riducendo gli svantaggi, abbiamo realizzato un nuovo pistone con la sede dello spinotto spostata in alto di circa 4-5 mm, soluzione che riduce la forza agente sulla parete del pistone in appoggio sul cilindro”.
Corona: “Non è stato il primo motivo della nostra scelta, ma non c’è dubbio che, a fronte di altissime velocità di rotazione dei motori due tempi, avere spinte laterali ridotte aiuta molto. L’usura di pistone e segmento di tenuta (fascia n.d.r.) è sensibilmente inferiore. Gli stessi due elementi sono meno sollecitati, a favore dell’affidabilità. Inoltre, il minore attrito generato comporta una riduzione delle perdite, e ciò è particolarmente importante agli alti regimi, o “fuorigiri” come li chiamiamo in gergo, dove gli attriti incidono maggiormente”.