Abbiamo chiesto al pilota ufficiale CRG come si affronta una giornata in pista quando si devono effettuare dei test.
Tanti spunti e una certezza: è fondamentale la carburazione
I PRIMI DUE TURNI
“Il primo turno, ma anche il secondo, servono per rodare il motore, il telaio e… noi stessi. Qualsiasi sia il motivo per il quale siamo in pista, inizialmente è fondamentale prendere i primi riferimenti, a maggior ragione se si tratta di un tracciato che non si conosce. Ma la regola vale anche per le piste conosciute. Anche perché le condizioni dell’asfalto cambiano costantemente e significativamente. Ogni circuito ha dei punti chiave che possono fare la differenza: lì andremo a fare un lavoro particolarmente attento.
Dopodiché, per quanto riguarda me personalmente, siccome sono molto religioso, prego. E dato che sono anche scaramantico, indosso sempre il guanto destro prima del sinistro, e così faccio per le scarpe.
L’ASSETTO
“Si parte sempre e comunque da un assetto standard, e da lì si lavora. Perlomeno, io faccio così. è inutile riprendere assetti passati che hanno funzionato quando le condizioni della pista magari erano completamente diverse; si rischierebbe infatti di perdersi su assetti sbagliati. Inoltre, i telai moderni, tra cui quelli CRG, lavorano già molto bene con l’assetto standard, per cui le modifiche, in genere, sono piccole. Così, meglio partire dall’assetto standard e, turno dopo turno, raggiungere l’assetto ideale, anche seguendo un po’ il modificarsi delle condizioni della pista”.
LA CARBURAZIONE
“La carburazione è, evidentemente, la chiave per avere un motore prestazionale e affidabile.
Se l’assetto ideale si ottiene turno dopo turno, la giusta carburazione va raggiunta in 5 giri. La si fa sia ad orecchio, sentendo bene il rumore del motore ai bassi, ai medi e agli alti giri, sia con la sonda della telemetria che rileva la temperatura dei gas di scarico.
Nel caso del MyChron della AIM ci si sposta da una temperatura ai bassi giri di 450° – 490° C ai 600° – 640° C dei giri massimi, ciò a seconda del circuito”.
“Bisogna fare attenzione, comunque, a non focalizzarsi solo sulla carburazione, perché, alle volte, se si avverte una mancanza di spinta del motore, si sa che può dipendere, più che dalla carburazione sbagliata, da un telaio troppo “legato“.
Ovvero, un telaio con un grip eccessivo, che frena soprattutto in uscita di curva e non permette di riaccelerare in modo efficace.