Scegli la lingua.
TKART magazine Consigli dei Campioni | Come vincere l'europeo di karting
Exclusive Content
alt

COME VINCERE
ALL'EUROPEO

TKART Staff
26 Gennaio 2016
Due giorni insieme al team Strakka Bhaitech vincitore del secondo round dell’Europeo KF 2015 con Tom Joyner
Advertisement

1

WARM UP H 9.25


miglior giro: 54.670
posizione 4° gruppo 2 (12° assoluto)
distacco: 0.396 (da Nielsen)



Brandon, PFI, in Inghilterra. Secondo round dell'Europeo KF, appuntamento "top" per i piloti. Joyner è attardato in classifica dopo il primo round di Portimao e ha bisogno di recuperare. Le qualifiche del venerdì, però, sono andate molto male rispetto alle attese: Tom è solo 23°, a 0,508 dal primo, e il fine settimana diventa tutto in salita… Nel warm-up i tempi non sono straordinari, ma è inutile cambiare qualcosa: la pista è ancora fredda, le somme si tireranno dopo la prima manche delle 10.30
alt

2

MANCHE 1 H 10.35

alt
alt

miglior giro: 54.521 (best lap)
posizione 4°
distacco: 1,733 (da Hanley)



Si inizia a fare sul serio. Tom è nel gruppo "C", parte 9° tra 20 piloti, in piena bagarre, ma riesce a risalire 5 posizioni e a staccare il giro veloce. La strada è giusta! Telaio e motore funzionano, ma vincere, si sa, è una questione di centesimi, quindi si continua a cercare la perfezione. Tom lamenta un leggero scivolamento del telaio negli ultimi giri. Fondamentale la gestione delle gomme (Vega), fra pressioni che devono dare lo spunto in partenza per recuperare posizioni, ma anche mantenere le prestazioni fino a fine della gara. Joyner e i suoi decidono di partire "conservativi" con pressioni leggermente più basse per non rischiare nulla. A fine manche viene valutata anche l’inversione delle gomme fra esterne e interne, in modo da uniformarne il consumo. Un'operazione che in gara si fa spesso, ma che al PFI si preferisce evitare : il tempo a disposizione è poco e non si farebbe in tempo a fare le pressioni corrette.

3

MANCHE 2 H 12.15


miglior giro: 54.740 (best lap)
posizione 3°
distacco: 0.850 (da Hanley)



Joyner parte nuovamente in mezzo al gruppo, causa le qualifiche sbagliate; una situazione che, naturalmente, si ripete in tutte e 4 le manche. Ancora una volta Tom è il più veloce in pista e risale di ben 6 posizioni, fino alla terza, più di chiunque altro. I tempi sono ottimi, anche se il campione inglese sente che la pressione modificata (leggermente più bassa di 0,1-0,2 bar) ha peggiorato l’assetto. C’è, inoltre, un leggero problema di sottosterzo sulla anteriore sinistra nelle curve verso destra.
Nel frattempo, sotto la tenda del motorhome, l’intero team (Tom, Flavio, Richard e Gordon) ragiona sulla scelta del motore e sul leggero sottosterzo. Interviene anche il team manager Rickard Kaell e, a seguito dell’indicazione del motorista, si decide di cambiare motore intervenendo su tutto il pacchetto motore più carburatore. Per capire come risolvere il sottosterzo si controlla anzitutto che il telaio sia dritto, mettendolo sul piano di riscontro. Quindi, per non tralasciare nulla, si valuta anche chi abbia girato il turno prima di ogni manche: la KF con gomme Vega, o la KFJ con Le Cont?
alt
alt

4

MANCHE 3 H 16.35

alt
alt

miglior giro: 54.810 (best lap)
posizione 4°
distacco: 0.697 (da Verschoor)



Continua la rimonta di Tom che, anche nella terza manche, parte in mezzo al gruppo (decimo) per risalire sei posizioni fino al quarto posto finale. Tom è il più veloce in pista in tutte le manche e, tanto per cambiare, anche qui il miglior tempo è il suo! Il nuovo pacchetto motore-carburatore va bene, meglio ai medi e alti, un po' meno ai bassi. Si decide, quindi, di mettere uno spessore leggermente maggiore (+1 mm) allo scarico, per compensare un po' la spinta in basso. Joyner, però, in generale, è soddisfatto di come si comporta il mezzo.
Continua a leggere l'articolo abbonandoti a soli 0,96 € / settimana
2
Esplora questi e tanti altri
contenuti premium
Vai al Magazine