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TKART magazine Editoriale | Andrea Bertolini: dal kart alla Ferrari
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ANDREA BERTOLINI
DAL KART ALLA FERRARI

TKART Staff
22 Aprile 2020

Predestinato. Perché se nasci a Sassuolo, che sta a meno di 10 km da Maranello, è sei fin da ragazzo innamorato dei motori, il fatto che tu finisca a lavorare in Ferrari non può non essere letto come un segno del destino.

Anche il destino, però, da solo può far poco, e una parabola del genere, come del resto le parabole di ciascuna vita, per compiersi ha bisogno di tanti altri ingredienti: fatica, volontà, un po’ di fortuna e la mano tesa delle altre persone che si incontrano lungo il cammino. Quando tutti questi elementi si combinano nella maniera giusta e, soprattutto, il protagonista principale ci mette tanto, ma tanto, del suo, allora può capitare che dalle piste dei kartodromi frequentati da ragazzino con il papà si arrivi a indossare la tuta rossa più desiderata del mondo dei motori.

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Questo è quello che ha fatto Andrea Bertolini, pilota classe 1973, collaudatore Ferrari, pilota Maserati, e nove titoli internazionali automobilistici vinti, tra i quali spiccano tre campionati FIA GT, un mondiale FIA GT1, una 24 ore di Le Mans e, più di recente, il Blancpain GT Series 2019 con AF Corse.
Tutto però, è iniziato dal kart, dalla passione trasmessa dal papà e i primi giri in pista compiuti a 11 anni: “Pensavo sempre ai motori – racconta Bertolini. Quando non ero via per le gare, passavo le ore a sistemare il kart. Poi, il venerdì caricavamo tutto sul Fiorino di papà e si partiva. Insieme a me correvano mio fratello Enrico e mio cugino: a noi, così piccoli e ‘fatti in casa’, faceva un certo effetto arrivare in pista fra gli squadroni ufficiali. Poi un giorno, a circa 16 anni, i miei mi dicono che i costi sono diventati insostenibili e non si può più correre: ho pianto per una settimana.
Ma la tua carriera in kart non è finita lì...
No, nel 1998 ho ricominciato con Maranello Kart. È stato grazie a Giancarlo Giusti e Stefano Bonacorsi, la vecchia guardia della squadra. E insieme a loro un quartetto di matti veri come Paolo Severi, il Cavalier Cassani, Carlo Corti e Pietro Corradini: è solo merito loro se ho potuto ricominciare a correre in kart.
Prima di tutti, però, il mio ringraziamento va ai miei genitori: nei primi anni di corse hanno fatto tanti sacrifici per far correre me e mio fratello. Papà ci portava sui campi di gara, mentre mamma ci raggiungeva il sabato, una volta chiuso il bar di famiglia. La domenica sera, poi, si tornava tutti a casa qualsiasi ora fosse: lunedì mattina c’era il lavoro ad attendere. Infine, non posso non ringraziare mia moglie Angela: avere di fianco una persona che ti ama e che ami dà la serenità per arrivare agli obiettivi più impensabili”.

Nato a Sassuolo nel 1973, inizia a correre in kart a 11 anni. Interrompe l’attività a 16 e la riprende sul finire degli Anni ’90, quando già lavora in Ferrari. Nel 2001 l'esordio nel FIA GT dà il via a una carriera straordinaria

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Bertolini ai tempi del kart
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Bertolini ai tempi del kart
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Bertolini ai tempi del kart
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