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Tkart magazine

Editoriale | Jonathan Thonon: ribaltarsi in pista, a tutta velocità

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JONATHAN THONON IL CIELO CAPOVOLTO

05 Dicembre 2019

Una gara come tante, un pilota tra i più forti degli anni 2000, la pista di Lonato: basta un attimo, uno spazio che si chiude... e si innesca un incidente spettacolare, con il kart CRG che prende il volo e atterra capovolto. Spavento: tanto. Conseguenze: poche. Se non un ricordo che può anche diventare una bella storia da raccontare.

Gas aperto. Sempre. Ciò che vedi passare nel campo periferico della tua visuale sono solo frammenti della realtà, il focus è sullo scarico di chi ti precede, o verso la prossima staccata da fare sempre uguale, irrigidendo i muscoli del collo e bilanciando la forza che ti vorrebbe spingere dall’altra parte. Poi, all’improvviso, l’imprevisto che non ti aspetti: il kart davanti al tuo che si gira impazzito guardandoti negli occhi con una mossa che non dovrebbe.

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E a quel punto i particolari che fino ad allora erano macchie di colore a fare da contorno diventano lo scenario principale.
A raccontarlo sembra non finire mai, ma in presa diretta è solo un attimo, il tempo di sbattere gli occhi e girare il volante d’istinto: Forè davanti a te si sposta sempre di più verso sinistra, alla deriva; Cesetti passa come un miracolo in uno spazio che, quando arrivi tu, non è più abbastanza. Erba sulle ruote e anarchia al volante: giri a destra e il kart non ti ubbidisce, giusto il tempo di un urlo, strozzato dalla mentoniera sudata, e il cordolo rosso e bianco si fa muro di cinta. Un botto. Un salto. Leggero come un pallina che rimbalza in un campo impazzito. Poi quel telaio che dominavi è lì, davanti a te, rovesciato alla fine di una sequenza girata da un regista perverso. La testa va ancora per conto suo e l’unico pensiero sensato è l’asfalto tornato a velocità umana mentre ti trasportano a bordo pista. Respiri, perché ti viene naturale e l’istinto di sopravvivenza dice che va bene così. Poi basta poco. La gente che arriva a vedere come stai, qualcuno che urla: “Taglia la tuta, taglia la tuta” e la lucidità che torna in un attimo: “Taglia un cazzo! È la tuta del Mondiale.”
Il resto è del ghiaccio sul ginocchio; un viaggio verso l’ospedale che non fa più paura; una lastra fredda come la plastica della sedia della sala d’attesa; 10 giorni di stampelle e poi di nuovo lì. Sul kart. Con il cielo ancora al suo posto e l’erba dove dovrebbe stare, sfuocata ai bordi del tuo campo visivo. Mentre guidi verso la superpole. Tutto ok. Once again... Jonathan Thonon.

Pilota belga, classe 1986, è stato uno dei kartisti più vincenti del primo decennio degli Anni 2000 nelle categorie con il cambio. Tra i tanti titoli, spiccano le 4 CIK-FIA World Cup KZ1 e la WSK World Series KZ2 nel 2010. Ha corso quasi tutta la sua carriera con la CRG, tranne gli ultimi anni con Praga Karts.

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