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Tkart magazine

Focus Tecnico | L’analisi dei nuovi freni CRG 2018 VEN 11

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I NUOVI FRENI VEN 11 BY CRG

15 Dicembre 2017
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Da anni la sigla VEN è un punto di riferimento
per qualità e prestazioni degli impianti freno per il kart.
Nella sessione di omologa 2018 - 2020 CRG
propone le due nuove evoluzioni VEN 11 KZ e VEN 11 DD
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CRG è uno dei costruttori più attivi e “prolifici” all’interno delle nuove omologhe 2018 – 2020 di telai, carenature e impianti frenanti. Per quanti riguarda questi ultimi, in particolare, era molto attesa l’evoluzione dell’impianto freno VEN, senza dubbio uno dei prodotti di riferimento del settore.
Le attese non sono state deluse, con la CRG che ha presentato ben due impianti frenanti: VEN 11 KZ e VEN 11 DD, omologati rispettivamente per la categoria KZ e per la Direct Drive, cioè monomarcia.
Apparentemente le novità strizzano l’occhio a una maggiore semplicità, con dei nuovi dischi freno variati per diametro e spessore e nuove pastiglie che meglio si adattano ad essi. Il tutto, naturalmente, fatto nell’ottica di un’ulteriore ottimizzazione della frenata.
Rimangono invariate rispetto al passato, invece, pompa e pinze.

Con i nuovi impianti frenanti, CRG punta a migliorare le prestazioni sotto diversi punti di vista. Dai test svolti e dalle prime uscite, i nuovi dischi, abbinati alle nuove pastiglie, hanno determinato una maggiore efficacia in frenata, unita a una superiore modularità che va sicuramente in aiuto dei piloti anche meno esperti.
Altro aspetto molto importante, che riguarda le pastiglie, è l’ottimizzazione del loro consumo: non si tratta tanto di una minore usura, quanto di una maggiore uniformità e omogeneità della stessa, così da avere uno spessore della pasticca più o meno costante in tutte le direzioni. Questa caratteristica non solo prolunga la vita delle pastiglie, ma ottimizza l’efficacia della frenata rendendola costante a ogni livello di usura delle pasticche.

I nuovi dischi abbandonano l’apparentemente più complessa forma a margherita del passato per orientarsi verso una sezione con bordo lineare e circolare. Immutato il materiale (ghisa) e il fatto di essere autoventilati. Sui nuovi modelli, però, lo scarico dell’aria calda viene facilitato anche attraverso i fori passanti realizzati sul disco. Il discorso, nel caso dell’impianto VEN 11 KZ, è valido sia per il disco posteriore, sia per quelli anteriori. Oltre al profilo e alle soluzioni per il raffreddamento, cambiano anche le dimensioni: il disco posteriore cresce di 3 mm passando da 189 mm di diametro del precedente modello a 192 mm. Più accentuata ancora la crescita dei dischi anteriori, che passano da 150 a 154 mm. Rimane invariata, invece, la parte centrale del disco, che deve collegarsi allo stesso mozzo porta disco. Una piccola variante è apportata anche ai fuselli anteriori, nella "V" del profilo della piastra di supporto delle pinze. Come detto, rimangono invariate le pompe freno, che nel KZ sono in coppia con sistema di regolazione della ripartizione della frenata tramite manopola in magnesio anodizzato nero.
Nella soluzione “standard” l’impianto VEN 11 DD non è altro che l’impianto KZ limitato alla pinza e al disco posteriore e con una singola pompa freno. CRG, però, ha omologato anche una diversa soluzione molto interessante, con disco posteriore di dimensioni ridotte. Il concetto è rendere meno aggressiva e più modulabile la frenata (fig 3393-3394). Non solo, il peso e il momento d’inerzia del disco (cioè quel valore delle masse rotanti che tende a frenare l’accelerazione: lo abbiamo spiegato bene in questo articolo) saranno ridotti e possono essere un aiuto in quelle categorie come OKJ e monomarcia in generale, hanno prestazioni e velocità mediamente inferiori per le quali la potenza frenante di impianti “tradizionali” a volte può essere eccessiva. Il disco nella soluzione opzionale è, quindi, sensibilmente ridotto nelle dimensioni: ben 11 mm in meno rispetto alla versione standard, per un diametro esterno che, da 192 mm, passa a181. Anche lo spessore è ridotto, mentre viene mantenuta la soluzione in ghisa autoventilata e forata. Per il montaggio del disco più piccolo CRG ha realizzato un kit specifico, con portadisco e supporto modificato di collegamento della pinza al telaio.
Chiaramente, dimensioni diverse comportano anche pesi differenti. Li abbiamo misurati! Il disco posteriore da 192 mm pesa 1380 grammi, 60 in più rispetto ai 1320 del precedente modello. Stesso discorso per i dischi anteriori, che passano da 630 a 705 grammi. Opposto, evidentemente, il caso del disco di dimensioni ridotto del VEN 11 DD, che TKart ha misurato pari a 950 grammi. La differenza fra disco posteriore standard e disco alleggerito e di dimensioni ridotte si accentua considerando il peso complessivo di disco e mozzo, pari a 1775 grammi sulla soluzione standard, e a 1260 grammi sulla soluzione “light”: una riduzione di ben 515 grammi.
Come anticipato, cambiano anche le pasticche, ora riconoscibili per il colore arancione (in precedenza era rosso). La nuova mescola risulta più performante e più duratura della precedente, se non altro per uniformità di usura. Tale novità riguarda sia le pasticche anteriori, sia quelle posteriori, oltre alle pasticche del freno posteriore con disco di dimensioni ridotte. In quest’ultimo caso, le pastiglie hano però uno spessore maggiorato per poter compensare il minore spessore del disco più piccolo.
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