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Tkart magazine

Focus Tecnico | I segreti del sedile NEK Z2 Modulate

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I SEGRETI DEL SEDILE NEK Z2 MODULATE

08 Gennaio 2018
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Quando è stato presentato, il sedile NEK Z2 Modulate ha creato non poco scalpore e un po’ di diffidenza, per via, soprattutto, degli inserti in carbonio su base in vetroresina. Con il passare del tempo, però, sono cresciuti gli apprezzamenti e... gli utilizzatori, come, per esempio, il team DR del 5 volte Campione del Mondo Danilo Rossi. Analizziamolo nel dettaglio.
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Se, un tempo, il sedile era un componente del kart piuttosto sottovalutato, oggi le cose sono ben diverse e questo accessorio è diventato fondamentale per comfort di guida, sicurezza e prestazioni. Di conseguenza, sono cresciuti gli studi dedicati al sedile e i modelli presenti sul mercato. A livello di materiali, per esempio, dalla tradizionale fibra di vetro, negli anni si è passati all’uso anche della fibra di carbonio. La NEK ha pensato, oggi, di integrare le due fibre, presentando una soluzione che concilia la flessibilità generale a una marcata rigidità in determinati punti strategici.

Il materiale di base del sedile NEK più famoso e venduto, il Modulate, è il composito in fibra di vetro da 500 grammi per metro quadro. Evidentemente, gli strati cambiano a seconda della durezza, che va da Standard, la più flessibile, a Hard (HD) a Hard + (HD+). Quest’ultima, in particolare, presenta una speciale soluzione con corda integrata lungo tutto il bordo del sedile. A questa base in fibra di vetro, sono integrati, come fossero un corpo unico, inserti in fibra di carbonio Twill 3K. Due le loro fondamentali funzioni: controllare la torsione irrigidendo il sedile solo nei punti dove conta, per ottenere migliori prestazioni, e irrobustire le zone più sollecitate, come la schiena (spesso forata per montare gli attacchi di supporto per i tubi dell’acqua di raffreddamento del motore) o le pareti laterali all’altezza delle costole (forate per l’attacco delle stecche di supporto del sedile).
In particolare, gli inserti sono 4, realizzati con forme forate in maniera che agiscano unicamente lì dove serve. L’inserto principale e di dimensioni maggiori si trova nella parte bassa piatta del sedile, sotto il sedere del pilota. Altro inserto è nella fascia alta della schiena, a scendere fino sui lati all’altezza delle costole, dove l’irrobustimento è realizzato con un elemento pieno per evitare rotture. Infine, due inserti simmetrici fra loro sono inseriti nella zona anteriore, partendo dal punto nel quale si posizionano le cosce del pilota e risalendo lateralmente.
Oltre a materiali e inserti in carbonio, i sedili NEK si distinguono anche per il design, ovvero nelle geometrie applicate alle diverse zone del sedile. Alla base di tutto c’è la ricerca del massimo comfort per il pilota, che deve essere protetto e perfettamente avvolto in modo da non scivolare lateralmente o longitudinalmente durante i veloci cambi di direzione o le brusche frenate e accelerazioni. Ecco, allora, i generosi appoggi laterali sia altezza cosce, così che le gambe non scivolino lateralmente per via della forza centrifuga, sia altezza torace/costole, per bloccare meglio il busto ed evitare urti dolorosi alle costole. Anche in lunghezza il sedile è estremamente generoso, ma, soprattutto, è molto accentuato l’andamento verso l’alto della zona bassa davanti al cavallo del pilota: soluzione che aiuta a non scivolare in avanti in fase di frenata. Sempre legato al design, ma focalizzato sulla gestione della torsione del sedile, un aspetto chiave del sedile NEK è l’andamento concavo del profilo laterale su entrambi i lati, che permette una corretta e sufficiente torsione del sedile. Cosa che non avverrebbe se il profilo laterale mantenesse l’altezza della zona schiena e gambe.
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    Il profilo concavo delle pareti laterali, che tendono ad allargarsi spostandosi verso il basso (caratteristica che il sedile Z2 Modulate condivide con gli altri modelli della gamma NEK) è un aspetto importante anche per quanto riguarda la comodità del pilota, che, in questo modo, ha fianchi, cosce e torace più inglobati, facilitando il fatto di rimanere fermo in posizione ed evitando sbilanciamenti che comprometterebbero l’efficacia della guida. Sono presenti, inoltre, anche soluzioni più tradizionali che si ritrovano su altri sedili per il kart: l’avvallamento verticale nella zona della schiena, per meglio alloggiare la spina dorsale, e il fondo piatto della seduta, per poter posizionare il sedile nel punto più basso possibile, ottenendo così un baricentro più basso e un generale miglior assetto del kart.
    Senza entrare troppo nei dettagli della produzione (che analizzeremo in un servizio a parte) la NEK tiene a evidenziare come materiali e processi produttivi dei loro sedili siano i più evoluti possibile per ottenere un prodotto con caratteristiche meccaniche costanti, grande resistenza, e assenza di tensioni e deformazioni residue, problemi che spesso portano alla deformazione del sedile rispetto alla forma cercata in fase di stampo. Né la fibra di vetro né gli inserti in carbonio sono pre-impregnati, ma vengono impregnati di resina tramite il processo di diffusione della resina in sottovuoto.
    Oltre alle 3 rigidezze, esistono diverse misure del sedile NEK Modulate, suddivise in 5 gruppi: Mini, Junior, Senior, Over e S-Over. Tali misure agiscono principalmente su tre lunghezze: la larghezza interna altezza torace (bw), la larghezza sul profilo anteriore del sedile altezza cosce (l), e l’altezza dalla base di seduta del sedile al bordo della schiena (preso nel bordo inferiore). Non solo. Ogni gruppo ha uno specifico angolo dello schienale rispetto alla verticale: 30° per la Mini, 32° per la Junior, ancora 32° per la Senior che utilizza anche l’inclinazione a 34°, più adatta a piloti più grandi che necessitano di spostare il peso indietro e abbassare il baricentro. Infine Over e S-Over hanno angolo 34°.
    Oltre a comfort, sicurezza e robustezza, i sedili NEK garantiscono ottime prestazioni, grazie a un assetto più gestibile. In particolare, il sedile, integrandosi con il telaio, agisce sulla flessione e torsione della scocca: NEK ha verificato che è necessario che il sedile torca bene per avere buone prestazioni e non penalizzare eccessivamente il setup del kart. Per questo motivo l’azienda veneta ha scartato sedili troppo rigidi, prediligendo la flessione e la torsione che gli attuali sedili Z2 Modulate offrono.
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