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TKART magazine Focus Tecnico | KS-1 PRO, il nuovo paracostole OMP omologato FIA
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KS-1 PRO, IL NUOVO PARACOSTOLE OMP OMOLOGATO FIA

TKART Staff
20 Dicembre 2020
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Il corpetto dell’azienda italiana è il primo a rispettare la nuova normativa FIA 8870-2018 che detta le linee guida per la realizzazione di tutti i paracostole da utilizzare in kart, inizialmente, nel 2021, nelle sole gare internazionali, poi, via via, in tutte le competizioni anche nazionali e locali
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La prima regolamentazione della storia che definisce gli standard da rispettare per realizzare un paracostole da kart, la neonata normativa FIA 8870-2018, entra in vigore dal 2021. Il primo anno viene applicata solo alle gare internazionali (WSK, Mondiale, Europeo…), per poi essere estesa alle varie gare nazionali e regionali. Se fino al 2020 compreso progettare e realizzare un paracostole per kart è stato un campo libero da norme e quindi totalmente in mano alla fantasia e alle nozioni tecniche e di sicurezza dei singoli costruttori, con l’introduzione della FIA 8870-2018, la federazione internazionale ha stabilito precisi requisiti per questi dispositivi di sicurezza che vanno a stravolgere i paracostole che eravamo abituati a vedere e usare. Un esempio: i paracostole di nuova generazione, per essere omologati, dovranno avere anche una protezione frontale e una posteriore, rigide e dello stesso materiale e altezza delle protezioni laterali.



Ma non solo: il nuovo standard di sicurezza della fia FIA impone anche l’altezza minima delle protezioni che variano a seconda dell’altezza del pilota: più alto è il pilota, di conseguenze maggiore sarà l’altezza delle protezioni. Ecco le misure precise imposte dalla FIA 8870-2018:




























Altezza pilota (m)Altezza paracostole (cm)
fino a 1,5212,5
1,52-1,7014,5
1,70-,18815,5
oltre 1,8816,5





OMP Racing è stata parte integrante dello studio che ha portato la FIA a emanare questo nuovo standard di sicurezza ed è stata anche la prima azienda a ricevere l’omologazione già a ottobre 2020 del proprio nuovo paracostole, il KS-1 PRO, che analizziamo nel profondo nel prosieguo dell’articolo.

LA STRUTTURA
Il KS-1 PRO è suddiviso in tre aree distinte: una porzione ripara la schiena, le due parti laterali (in pezzo unico, come da regolamento) proteggono i fianchi mentre la pettorina è deputata a coprire il petto del pilota. Quest'ultima è probabilmente, insieme allo schienale, la novità più rilevante in un confronto “stilistico” con i paracostole visti fino a oggi nel karting. La pettorina, poi,  poggia sui fianchi, quindi nella vista laterale si evidenzia il fatto che una piccola porzione della stessa si vada a sovrapporre alla sezione di lato, proprio come il regolamento impone. Anche lo schienale è in un pezzo unico ed è vincolato in due punti, sia a destra sia a sinistra, ai fianchi. La scelta di fare la protezione posteriore in un pezzo unico è stata di OMP: rispettando alcuni vincoli relativi alle superfici da lasciare scoperte, la FIA lascia la possibilità di realizzare anche in più parti collegate tra loro.
A prima vista, nonostante un aspetto più impattante dovuta alle misure minime imposte dalla FIA, sembrerebbe tutto molto semplice, ma in realtà sono molte le peculiarità che rendono unico il nuovo paracostole OMP. Durante la fase di sviluppo, grazie anche all'apporto di piloti esperti che lo hanno testato, è stato deciso che la parte alta della pettorina dovesse avere una forma convessa, in modo tale da essere confortevole durante la guida. Di conseguenza è stata sviluppata questa sorta di “pinna” che aderisce al petto.
Le singole parti, smontate, che compongono l’OMP KS-1 PRO. Quelle che hanno richiesto maggiore studio e sviluppo sono senza dubbio le novità introdotte dalla FIA 8870-2018: la protezione frontale e quella posteriore.
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Durante la fase di sviluppo, grazie anche all'apporto di piloti esperti che lo hanno testato, è stato deciso che la parte alta della pettorina dovesse avere una forma convessa, in modo tale da essere confortevole durante la guida.
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LE REGOLAZIONI
Le ampie superfici protettive imposte dalla FIA e il vincolo che nessuna delle componenti della struttura del paracostole sia smontabile e asportabile hanno imposto a OMP di trovare delle soluzioni innovative perché il paracostole potesse adattarsi alle varie corporature dei diversi piloti. In particolare, la pettorina, stando alle norme della FIA, non deve essere asportabile perché il paracostole non deve poter essere mai utilizzato senza la pettorina. La soluzione? OMP, da un alto, ha vincolato la pettorina al resto del paracostole e ha brevettato un sistema dotato di binari che consente di aprire e chiudere in modo rapido la pettorina, ma al tempo stesso permette di stringere il paracostole stesso in modo simmetrico, tirando le due cinghie passanti nelle rispettive fibbie, sul lato destro e sinistro.
Anche per quanto riguarda lo schienale rigido, che deve essere di pari altezza delle protezioni laterali, OMP ha sviluppato una soluzione interessante. La protezione posteriore, infatti, è vincolata in due punti ai fianchi. Ma non si tratta di vincoli fissi, bensì consentono un minimo di movimento. Sono stati previsti dei binari nelle porzioni laterali (superiore ed inferiore) dello schienale in modo che le paratie laterali possano offrire un minimo di movimento laterale lungo il piano verticale, che consente al KS-1 PRO di adattarsi a qualunque tipo di torace. Non tutte le persone, ovviamente, hanno la stessa conformazione fisica e la richiesta della FIA di avere una struttura rigida ha fatto ingegnare i tecnici OMP che hanno ideato questa soluzione “a compasso” che permette un angolo di escursione del movimento è pari a 10 gradi. Il sistema è stato brevettato come quello di apertura frontale.
Il paracostole è infine dotato di una coppia di bretelle che servono a regolare anche l’altezza del paracostole rispetto al torace del pilota.
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Il sistema di chiusura e di regolazione del diametro del paracostole è stato brevettato e consente una chiusura simmetrica grazie al doppio binario e alle cinghie, che il pilota può tirare contemporaneamente. Sotto, il sistema “a compasso” posteriore permette un movimento totale pari a 10° per lato.
I vari sistemi di regolazione, soprattutto quello posteriore, nascono per adattarsi al meglio alle varie morfologie dei piloti, nonostante l’ingombrante struttura rigida imposta dalla FIA. In questa foto "un pilota" che ha un andamento del tronco rettilineo. Nella foto successiva in questa gallery...
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… "Un pilota" con un tronco più a “V”. In entrambi i casi è possibile vedere con il KS-1 PRO si adatti alla differente morfologia dei due piloti.
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Il pilota, senza bisogno di supporto di terzi, può, una volta indossato il paracostole e agganciata la chiusura, stringerlo a piacimento e in maniera simmetrica, tirando le due cinghie contemporaneamente.

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