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Tkart magazine

Sotto Esame | RY30 S12: il telaio monomarcia di Birel ART

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RY30 S12: IL TELAIO MONOMARCIA DI BIREL ART

24 Febbraio 2021









CIK-FIA 2015 – 2021

OMOLOGA
L’omologa del telaio RY30-S12 è del 2015 ed è valida per 7 anni, fino al 2021.

OK-OKJ

CONFIGURAZIONE
Nell’articolo viene analizzata la configurazione per la classi monomarcia.

30

DIAMETRO TUBI
In genere si usano tubi da 30 e 32 mm. O tutti uguali, o mischiandoli. Il RY30 ha tubi tutti da 30 mm.

ROBOT

SALDATURE
Due le “scuole di pensiero”: a mano o robotizzata. Birel ART, Casa costruttrice della scocca, salda mediante robot.

ALLUMINIO

ACCESSORI
Accessori di serie in alluminio. Su richiesta, anche in magnesio.

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Il Birel ART RY30 S12 è l’evoluzione 2021 del telaio con tubi di diametro di 30 mm della casa di Lissone. Il kart monomarcia, fratello del modello CRY30 S12 destinato alle categorie shifter, introduce interessanti soluzioni per ottimizzare le prestazioni e migliorare la posizione di guida dei piloti.

 L’RY30 non è una novità assoluta di casa Birel ART, l’omologazione della scocca datata 2015, precedentemente in scadenza nel 2020, è stata estesa fino a fine 2021. L’estensione è stata voluta dalla Commissione Internazionale Karting per semplificare l’attività produttiva e commerciale delle aziende costruttrici durante la pandemia COVID-19. Rispetto alla versione CRY30 S12 (Shifter) già analizzata da TKART, il Birel ART RY30 S12 (Direct Drive) non si differenzia solo per la mancanza dell’impianto freno all’anteriore, della leva del cambio e di quella della frizione. Al posteriore, infatti, ci sono altre diversità come gli scatolati, sede dei gusci portacuscinetto, che hanno quattro fori di fissaggio, due in meno rispetto alla versione Shifter.

Questa caratteristica consente una minore rigidità e permette di “liberare” il telaio in curva, situazione positiva per sfruttare le potenze minori dei motori monomarcia rispetto a quelli con cambio di velocità. La versione KZ, inoltre, ha gli scatolati più alti di 42 mm proprio per dare spazio ai due fori extra utili al fissaggio dei gusci: questo consente di aumentare la rigidità complessiva della struttura del telaio al posteriore, caratteristica che in pista si traduce in una maggiore trazione in uscita di curva.

Anche la forma del telaio cambia: se a prima vista la scocca di un kart monomarcia sembra uguale a quella di un kart KZ, quando le si confronta si notano parecchie differenze. Le più visibili sono sulle curve dei longheroni, proprio in questa zona i tecnici Birel ART hanno definito i diversi bilanciamenti tra le due versioni: spostando le tre curve dei longheroni, quelle all’altezza del serbatoio, si definisce il bilanciamento del carico tra il retrotreno e l’avantreno e si rende il telaio più scorrevole in curva oppure più “attaccato” all’asfalto. Il disegno della scocca, inoltre, tiene conto anche di tutte le altre peculiarità citate in precedenza (i differenti scatolati per l’alloggiamento dei portacuscinetto, per esempio), oltre alla diversa tipologia del tubo che ovviamente cambia tra modello Shifter e Monomarcia.

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