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TKART magazine Sotto Esame | Il carburatore DELLORTO VHSH 30
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IL CARBURATORE DELLORTO VHSH 30

TKART Staff
10 Marzo 2021
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CIK-FIA

OMOLOGA
Il carburatore DELLORTO VHSH 30 è omologato CIK-FIA e viene utilizzato in diverse competizioni nazionali e internazionali tra cui le categorie KZ e KZ2, i trofei monomarca ROK, e, in Italia per esempio, nelle categorie nazionali Pro-driver Under e Over.

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A VASCHETTA

TIPOLOGIA
I carburatori si dividono in due categorie ben distinte: quelli a vaschetta (detti anche “a spillo”) e quelli a membrana. In questo caso l’afflusso d’aria è regolato dall’apertura della valvola gas mentre l’afflusso di benzina principale dipende dalla salita dello spillo conico.

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A GHIGLIOTTINA

VALVOLA
Il VHSH 30 è dotato di una valvola piatta che provvede a chiudere o ad aprire in base alla posizione dell’acceleratore il condotto del diffusore.

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PRESSOFUSIONE

PRODUZIONE
Il VHSH 30 è realizzato, mediante un processo di pressofusione, in alluminio. Il pezzo grezzo viene successivamente lavorato con macchine CNC a controllo numerico che ne uniformano il profilo del diffusore e lo rendono liscio. È disponibile anche una variante lucidata a mano con pasta diamantata e feltro.

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30 mm

DIAMETRO
Il VHSH è proposto in una sola dimensione con diffusore da 30 millimetri.

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Il carburatore è uno degli elementi più importanti che compongono il nostro kart. Per quanto il motore possa essere potente, infatti, è la miscela aria/benzina, che entra nella camera di scoppio, a determinare le prestazioni del nostro mezzo. Dopo aver analizzato il principio di funzionamento del tipo a vaschetta/spillo nella sezione “Tecnica”, abbiamo deciso di dedicare un articolo della nostra rubrica “Sotto esame” a uno dei carburatori a vaschetta più diffusi nel mondo del kart, il DELLORTO VHSH 30, scoprendone la storia e le soluzioni tecniche che lo caratterizzano.

Il DELLORTO VHSH 30 è un carburatore a spillo nato qualche decennio fa. Negli anni è stato sviluppato non tanto con l’obiettivo di arrivare a prestazioni sempre maggiori, ma piuttosto con l’intento di fornire ai diversi clienti un prodotto capace di adattarsi alle varie esigenze. Questo carburatore, infatti, grazie anche alle notevoli regolazioni disponibili, rappresenta un vero e proprio compromesso tra il mondo racing e quello della produzione di serie. Il suo antenato più recente è il VHSA, ma le vere origini possono essere ricondotte al carburatore da gara PHBE 30. Si trattava di un carburatore a spillo realizzato in Electron, una lega metallica di magnesio e alluminio, con valvola tonda sempre in alluminio facilmente riconoscibile per il trattamento della superficie in verde oliva e per la sua leggerezza. Con il passare degli anni, però, un po' per moda e un po' per arrivare ad un livello di prestazioni sempre più elevato, i carburatori a spillo hanno iniziato ad essere equipaggiati con la valvola gas piatta.
Il VHSH 30 viene offerto in due varianti che differiscono solo per la lavorazione finale. Quello a sinistra, infatti, ha subito un processo di lucidatura a mano con feltro e pasta diamantata.
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Il PHBE 30 in Electron, da cui il VHSH 30 deriva, si riconosce facilmente per il trattamento verde oliva della superficie. Pesava solamente 500 grammi, circa 150 in meno del VHSH 30.
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Il VHSB (diffuso nella categorie Rotax) è il fratello maggiore del VHSH con cui condivide tutta la parte della vaschetta. La parte superiore non è intercambiabile perché il VHSB parte da una dimensione minima di diametro diffusore di 34 mm fino ad arrivare a 39 mm. Nella foto, un VHSB non destinato all’uso karting con un trattamento superficiale che gli conferisce un colore scuro.
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