S14 è l’ultima versione che Birel ART propone del telaio specifico per le categorie shifter, il CRY30, un modello che può fregiarsi della vittoria del campionato del mondo 2019, del titolo di vicecampione mondiale nel 2020 e di due FIA Karting European Championship KZ, nel 2020 e nel 2021. L’inizio dello sviluppo del CRY30, così come lo conosciamo oggi, è iniziato nel 2019, per le competizioni internazionali della classe KZ (la più prestigiosa categoria a marce al mondo), per poi essere proposto al pubblico nel 2020 con l’identificativo “S11”. A questa versione è seguita la S12, nel 2021, oggi rimpiazzata, appunto, dalla S14 (con un “doveroso” salto, per ragioni scaramantiche, dell’edizione targata con il numero 13).
Nel suo insieme la presentazione è davvero ottima: le finiture sono curate nei minimi dettagli mentre gli accessori sono stati studiati con un duplice obiettivo: offrire una buona qualità percepita, ma contenendo il peso e mantenendo una spiccata semplicità costruttiva. Questi ultimi due aspetti incidono sia sulle performance sia sulla facilità di utilizzo e gestione del kart da parte dei kartisti. Da vicino, poi, si nota l’assenza di imperfezioni, un segnale che, oltre ad appagare la vista, rende subito chiaro quanta attenzione sia stata rivolta al prodotto durante i processi di lavorazione. Le pieghe dei tubi sono tutte lineari, senza nessuna deformazione apparente, così come tutti gli accessori lavorati che mostrano ottime finiture e trattamenti. I tubi della scocca, che per questo modello sono tutti da 30 mm di diametro e 2 mm di spessore, sono in lega di acciaio al cromo molibdeno e subiscono un trattamento termico specifico facente parte del know-how (a noi non accessibile) di Birel ART.