Concettualmente, il motore DVS punta sulla semplicità, cioè elimina tutti i componenti di cui si può fare a meno e che possono usurarsi e rompersi, oltre ad incidere sul costo finale: frizione, pompa dell’acqua e relativi ingranaggi interni, motorino di avviamento e annessa batteria da 12 Volt. Tutto eliminato!
Domanda spontanea del kartista di ultima generazione: e allora come partiamo? Come si faceva anni fa, con i motori 100cc presa diretta: si parte a spinta. Il problema è che i kart di oggi hanno motori e telai più pesanti (cilindrate passate a 125 cc, carenature più grandi e complete, in particolare al posteriore). Per facilitare le cose, ed evitare di dover sollevare le ruote posteriori del kart per dare la spinta iniziale, il motore presenta sulla testa una valvola di decompressione.