Il telaio Formula K EVO 30 si è laureato Campione del Mondo FIA Karting 2020 nella massima categoria a marce, la KZ. Si tratta dal primo successo mondiale per il brand del gruppo IPKarting (produttore anche di Praga Karts, OK1 e RS Kart). Scopriamo allora i dettagli del processo produttivo della scocca e le caratteristiche degli accessori ricavati dal pieno di questo modello.
La scocca del Formula K EVO 30 ha un disegno classico ed è composta da tubi di diametro 30 mm. Più che la forma della scocca, è interessante analizzare il processo di saldatura che, a differenza degli altri grandi produttori di kart, è manuale. Proprio così: il gruppo IPKarting si affida a mani esperte per costruire le proprie scocche.
La filosofia IPKarting è: “Il processo manuale permette di avere il controllo di ogni singola saldatura da parte dell’operaio specializzato”. Questo, a differenza della saldatura automatizzata, allunga i tempi di produzione del telaio, basti pensare che per saldare un telaio Formula K EVO 30 l’operatore impiega circa 2 ore e 15 minuti mentre, in media, un robot può impiegare circa 40 minuti per completare una scocca. In IPK la saldatura manuale avviene con macchine saldatrici di ultima generazione in grado di gestire al meglio gli sbalzi di tensione per avere un filo di saldatura omogeneo. Inoltre le macchine saldatrici regolano l’intensità a seconda della distanza della torcia (pistola) dal telaio, e accelerano o rallentano l’uscita del filo di saldatura a seconda del movimento della mano dell’operatore.
La fase precedente alla saldatura, cioè la piegatura del tubo, avviene tramite una piegatubi automatizzata che utilizza un sistema ad azionamento elettrico, escludendo, quindi, sistemi idraulici che dipendono dalla temperatura dell’olio (più freddo a inizio lavorazione, soprattutto nei mesi invernali) e che quindi potrebbero piegare in maniera differente a seconda della temperatura a cui operano. Il macchinario automatizzato permette una precisione assoluta, con tolleranza al decimo di grado nella piegatura.