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TKART magazine Sotto Esame | Kosmic Mercury: qualità mondiale
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KOSMIC MERCURY: QUALITA' MONDIALE

TKART Staff
08 Febbraio 2016
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CIK-FIA 2009-2020

OMOLOGA
La prima omologa del Kosmic Mercury è del 2009, successivamente rinnovata ed estesa fino al 2020

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KF

CONFIGURAZIONE
Il telaio è omologato per KF4, KF3, KF2, KZ2, KZ1, ICE. Quello analizzato, però, è in configurazione KF

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30

DIAMETRO TUBI
I tubi del Mercury hanno tutti diametro 30 mm, una scelta abbastanza abituale per la classe KF

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ROBOT

SALDATURE
Uno dei fiori all’occhiello di Kosmic: il sistema di saldatura robotizzato ad altissima precisione

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MAGNESIO

ACCESSORI
Al top, in magnesio e, il più delle volte, ricavata dal pieno. Ampia possibilità di personalizzazione

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Dopo averlo sfiorato varie volte, la Kosmic vince il mondiale KF. Con un telaio figlio della qualità che contraddistingue tutti i prodotti del marchio di casa OTK. Come quello usato da Karol Basz a Muro Leccese che, qui, analizziamo

Kosmic Kart è arrivata vicino a vincere il mondiale più volte negli ultimi anni, grazie a prestazioni sempre al top. Ma perché tutte le componenti che ci vogliono (pilota, motore, gomme) si unissero a quel pizzico di fortuna indispensabile per vincere, ha dovuto aspettare il fine settimana magico sul Circuito di La Conca, dove, finalmente, Karol Basz ha conquistato il Titolo del Mondo KF 2015. Il pilota polacco lo ha fatto guidando un kart Kosmic modello Mercury, omologato ufficialmente per le categorie KF4, KF3, KF2, KZ2, KZ1, ICE. Lui, ovviamente, ha utilizzato la configurazione per la KF e TKART è andato a prendere proprio quella per analizzarla nei dettagli. E quando diciamo “proprio quella”, intendiamo precisamente il kart di Karol Basz, tirato giù dal camion nelle esatte condizioni nelle quali ha affrontato, e vinto, il mondiale. Ruote sporche comprese. Nuovo o usato che sia, le caratteristiche specifiche e uniche del telaio Kosmic Mercury, come in generale di tutti i telai dell’OTK Kart Group (che, per quanto riguarda i telai, oltre a Kosmic comprende i marchi Tony Kart, FA Kart e Exprit), sono legate a un processo produttivo della scocca molto avanzato.
Sopra, il volante del Kosmic Mercury con il sistema di acquisizione dati Dakton, altro marchio di casa OTK. Sotto, il poggiapiedi
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Due dettagli che mostrano le saldature dei tubi nella parte anteriore del telaio. Sotto, si vede anche la boccola per le regolazioni di assetto
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OTK utilizza, infatti, dei macchinari automatizzati, e particolarmente avanzati, di saldatura dei tubi. Questi, evidenzia l’azienda, permettono di ottenere caratteristiche meccaniche delle giunture saldate di altissimo livello e, soprattutto, una grandissima costanza di prestazione. La conseguenza è che i telai Kosmic/OTK posseggono qualità costanti e incredibilmente uniformi l’uno dall’altro, proprio grazie alla perfetta ripetitività di tutto il processo costruttivo, dalla saldatura al controllo delle caratteristiche meccaniche dei tubi.
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