L’attacco del piantone dello sterzo e il supporto pompa freno sono degli scatolati: soluzione che aumenta la rigidità e diminuisce il peso. Proprio la questione peso è centrale nel progetto del nuovo KR1: l’estrema ricerca di alleggerimento ha riguardato ogni particolare del telaio e degli accessori e ha portato a guadagnare 2,5 – 3 Kg rispetto al telaio Zanardi, usato per 12 anni dal precedente team di Dino Chiesa Chiesa Corse.
I pedali sono ricavati dal pieno dall’alluminio e caratterizzati da un’attenta opera di svuotamento che li alleggerisce senza intaccare robustezza e sicurezza. È possibile regolare l’asta freno o il cavo acceleratore su tre posizioni. Anche il poggiapiedi è in alluminio e sfrutta i 9 fori presenti sul supporto scatolato del piantone per regolare la posizione di guida.
All’anteriore spicca il pianale in resina. Sottilinea Dino Chiesa: “Il pianale in resina fa parte del DNA di Kart Republic. Tutti i nostri telai, KR1, KR2, KR3 e Minikart ne sono dotati di serie!”. I vantaggi sono diversi, a cominciare dal peso inferiore di circa 700 – 800 gr rispetto all’alluminio. Anche la flessibilità è maggiore e varia in base allo spessore e al diverso intreccio dei vari filamenti di resina. Inoltre, il pianale in resina è meno delicato e non si riga nella parte inferiore quando il kart passa sopra i cordoli.
Interessante la posizione molto arretrata del serbatoio, che sposta il peso al centro del telaio, migliorando il baricentro del kart.