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TKART magazine Sotto Esame | LK-Electric, il kart elettrico by LenzoKart
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LK-ELECTRIC, IL KART ELETTRICO BY LENZOKART

Max Bernardi
10 Febbraio 2019
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CINGHIA DENTATA

TRASMISSIONE
Il motore elettrico della linea LK-Electric sfrutta la trasmissione a cinghia dentata

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MINI

CONFIGURAZIONE
Il motore elettrico può essere montato su qualsiasi telaio minikart, avendo la piastra motore con attacco uguale a un 60 cc 2 T

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CHIAVE

AVVIAMENTO
L’avviamento è gestito tramite chiave ON-OFF

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LITIO

BATTERIA
La batteria consente un’autonomia di 45 minuti. La ricarica dura un’ora e venti minuti

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ELETTRICO

TIPOLOGIA
1250 Watt per 4000 giri motore, questi i dati più importanti del motore elettrico che equipaggia il telaio Minikart

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- Aggiornamento articolo gennaio 2019 -

La nascita della linea LK-Electric è recente. Eppure, per il 2019, l’azienda Lenzokart presenta già un aggiornamento incentrato sul motore; segno del costante sviluppo e della continua ricerca tecnologica alla base del progetto.

Michele Lenzo, titolare della LenzoKart, l'aveva spiegato subito: una delle maggiori sfide per i kart della linea LK Electric è rimanere al passo con lo sviluppo. La tecnologia nei propulsori elettrici, infatti, migliora costantemente e velocemente, soprattutto se paragonata a quella dei più utilizzati 2T.
Il 2019, quindi, porta subito non poche novità sull'LK-Electric, a partire dalla centralina multifunzione che permette di scaricare i dati per analizzare le performance del propulsore inserendo una semplice chiavetta USB nel frontale del motore. Sempre nella zona anteriore, dei led indicano la carica della batteria.

Il motore è stato dotato di Bluetooth, così da poterlo connettere allo smartphone per scaricare i dati, o inserire il telefono sul volante per usarlo in versione dashboard grazie all’applicazione dedicata. È in arrivo anche un telecomando, utile per i genitori o i gestori delle piste, in grado di impostare a distanza, anche con il kart in movimento, 4 diverse velocità e spegnere il motore in caso di pericolo.
Per quanto riguarda la batteria è stato inserito un led di visibilità unicamente con il fine estetico di rendere il prodotto più accattivante.
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I punti fermi del motore LK-Electric rimangono: emissioni zero, costi contenuti, facilità di utilizzo
L'introduzione di una porta USB permette di scaricare velocemente i dati, utili per analizzare le performance del propulsore
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Il led indica la carica della batteria utilizzando diversi colori: azzurro significa carica completa; verde, giallo e rosso segnano la progressiva diminuzione di autonomia
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- Articolo ottobre 2018-
Di seguito, le slide dell'articolo relativo all’LK Electric 2018, le cui caratteristiche sono rimaste invariate

La semplicità, in particolare, è stato il fattore guida nello sviluppo del motore elettrico by LenzoKart. Un propulsore facile da installare sul telaio, di piccole dimensioni, che non necessita di apportare alcuna modifica al kart rispetto alle versioni destinate ai motori a scoppio. “Riuscire a realizzare un motore semplice da utilizzare, performante e che permetta un’autonomia d’uso paragonabile o superiore ad un motore a scoppio, ha richiesto molto tempo in fase di progettazione”. Queste le parole di Michele Lenzo, titolare della Lenzokart.
Una sfida vinta anche con il supporto di Plastitalia, azienda della famiglia Lenzo, leader nella creazione di raccordi in polietilene per acqua, gas e fluidi industriali, che ha sfruttato tutto il proprio know how per la realizzazione di questo progetto.
La linea LK-Electric al momento è composta da due kart: la versione standard con telaio Mini e propulsore 1250 W e la linea rental che si diversifica nel telaio con l’aggiunta di sedile regolabile, roll bar, cinture, protezione perimetrali.
L’obbiettivo della versione standard è creare un campionato a costi contenuti, cosa che già avviene in Romania e Spagna e sta prendendo piede in altri Paesi come, per esempio l’Argentina.
Il minikart Luxor dotato di motore elettrico fa parte della nuova linea LK-Electric, ideata dall’azienda siciliana LenzoKart
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Il motore sviluppa 1250 Watt a 4000 giri e può essere montare su qualsiasi telaio MINI senza effettuare alcuna modifica
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È possibile variare la potenza del motore diminuendo il numero di giri, adattando così il kart anche alle necessità di piloti neofiti o circuiti di piccole dimensioni
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L’uso di kart elettrici consente di eliminare i costi relativi alla manutenzione del propulsore, senza dimenticare quelli del carburante. Prendendo come riferimento la categoria 60 Minikart, il motore elettrico è fornito sigillato e non può essere manomesso in alcun componente, eliminando, così, anche i costi della preparazione di motori e dei carburatori.
La versione racing che abbiamo analizzato è basata sul telaio Mini Luxor Ramses che, come detto in precedenza, non necessita di nessuna modifica strutturale per accogliere il motore elettrico, a sua volta dotato di piastra di fissaggio da ancorare al telaio tramite due cavallotti, proprio come un 60 cc 2 t.
La potenza del motore viene trasmessa alle ruote tramite cinghia, il tutto protetto da una copertura studiata per garantire la massima sicurezza e mantenere la pulizia degli organi in movimento. Per mantenere invariato il kart, si è scelto di tenere il cavo acceleratore e non sostituirlo con un sensore: questo permette di trasformare un kart con motore a scoppio in elettrico in pochi e semplici passaggi.
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