Tra gli ultimi arrivati nel panorama del kart internazionale, e già campione europeo KF con Ben Hanley, il nuovo Mad Croc poggia le sue basi sull’esperienza di un “grande” come Armando Filini
Da un lato l’assoluta novità di un nome (omonimo della bevanda energizzante) mai visto prima nel karting e alla sua stagione di debutto. Dall’altro l’esperienza di un uomo come Armando Filini, da una vita nell’ambiente e protagonista di tanti successi, in pista e in azienda.
Risultato? Un kart sorprendente, molto veloce, con alcune soluzioni originali e già vincitore del Campionato Europeo CIK-FIA in KF.
Doveroso, dunque, metterlo sotto la lente di ingrandimento. Per farlo, abbiamo preso il modello l’MC - 01, omologato per le categorie KFJ, KF e KZ. In realtà, fra la versione con le marce e quella senza ci sono delle piccole differenze, ma i telai sono perfettamente intercambiabili, grazie al fatto di avere tutti gli attacchi della leva del cambio, le stesse forme e uguali fuselli.
Qualcosa differisce nei castelli porta cuscinetti dell’assale (più grandi e rigidi nel KZ per una maggiore trazione), nella lunghezza degli assali e, ovviamente, nell’impianto frenante.
Anche le soluzioni più originali del Mad Croc si trovano indistintamente sui modelli KF e KZ, come avviene, per esempio, con i tubi di supporto sedile nella parte destra del telaio, le cui forme piuttosto contorte sono pensate per ospitare i motori di entrambe le classi.