L’affidabilità del metodo di lavoro in questi casi è fondamentale e porta a dei costanti miglioramenti che, seppure agli occhi di un appassionato meno “tecnico” possono passare quasi inosservati, in pista si fanno sentire, tanto sul giro secco quando sul passo.
Per quel che riguarda il motore Mini2, nell’analizzare le novità non si non partire dai fattori sui quali si giocherà gran parte della sfida tra i costruttori, primo tra tutti il raffreddamento. Da questo punto di vista, il nuovo prodotto della TM Racing si presenta con delle alette praticamente inalterate rispetto al precedente modello, ma con grossi cambiamenti che riguardano i convogliatori laterali, sui quali spicca la presenza di un’ulteriore presa d’aria che genera turbolenza e facilita il lavoro di smaltimento del calore svolto dalle alette.