In quest’ottica sono stati eliminati gli attacchi della barra posteriore così da lasciare inalterate le proprietà dei tubi in una zona sensibile come quella vicina al motore, quindi molto sollecitata da vibrazioni e di conseguenza più esposta a rotture. La stessa logica sta alla base della scelta di eliminare il precedente attacco per il supporto della marmitta, rimpiazzato da un apposito supportino in alluminio che viene avvitato allo scatolato di sinistra. Un lungo lavoro di affinamento di cui TBKART va molto fiera è quello realizzato sul controllo della qualità dell’intera filiera produttiva della materia prima di cui la scocca si compone: il tubo in lega di acciaio 25CrMo4. Pur essendo il cosiddetto acciaio cromo molibdeno un materiale imposto per regolamento nei telai di kart omologati FIA, la sua composizione chimica permette - anche solo modificando leggermente la percentuale di uno degli elementi (Carbonio, Silicio, Manganese, Fosforo, Zolfo, Cromo e Molibdeno) - di ottenere caratteristiche meccaniche completamente diverse. Trovare la giusta “miscela” è il primo step del lavoro di ricerca e sviluppo di una casa costruttrice. Il secondo passo da compiere è poi quello di stabilizzare e rendere costanti, in termini di qualità, le forniture di acciaio da parte del fornitore. Si tratta di un processo lungo e laborioso, che però negli ultimi 10 anni ha consentito di ribaltare completamente, in meglio, gli standard che TBKART offriva negli anni 2010, 2011, 2012. L’attuale tipo di acciaio impiegato, a basso contenuto di carbonio, si distingue per le sue caratteristiche meccaniche (resistenza alla trazione, allo snervamento, tenacità) e tecnologiche (facilmente saldabile).