È su queste solide basi che poggiano, quindi, le IAME Series, i campionati monomarca promossi proprio dall’azienda italiana e che hanno come protagonista principale la linea di motori IAME X30. Le competizioni, diffuse in oltre 40 Paesi del mondo, permettono a kartisti di tutti i livelli di sfidarsi in otto categorie principali (con qualche differenza e specificità da nazione a nazione).
Oggetto di questo “Sotto esame” di TKART è proprio lo IAME X30 125 cc, il propulsore destinato alle categorie Senior, Master Pro e Master Gentleman (ma che, con la semplice applicazione dell’apposito collettore di scarico, viene utilizzato anche nella categoria X30 Junior): lo abbiamo smontato e analizzato con l’aiuto dello staff IAME. Inoltre, lo abbiamo testato al banco prova motori e vi mostriamo i grafici delle prove effettuate per quanto riguarda la sua coppia e potenza.
Tutto ha inizio nel 2005, quando IAME, attingendo al know-how maturato grazie al modello Leopard (il TaG, Touch and Go, 125cc con le caratteristiche di un 100 cc), lancia il primo motore X30 caratterizzato, tra le altre cose, da un contralbero, come il mercato amatoriale dell’epoca richiedeva. Proprio per le sue origini, il motore X30 porta dentro di sé un pezzo di storia del karting, ovvero lo “spirito tecnico” di quei motori 100 cc ora estinti a causa dell’avvento delle motorizzazioni KF, prima, e OK, poi. Queste ultime tipologie di motori, infatti, con l’introduzione della valvola di scarico e della limitazione al massimo regime di rotazione, offrono un’erogazione e un feeling di guida distante da quello che erano gli storici “cento”. L’X30, invece, ha un forte legame con quei motori del passato che può essere riscontrato nella caratteristica distribuzione a tre travasi, la quale consente di percepire tutt’oggi la fluidità di erogazione tipica di quei tipi di cilindri. Per semplificare, l’X30 ricorda un 100 cc “addolcito” nella sua erogazione e reso più affidabile.