Ne esistono di diverse sezioni, materiali e posizioni.
Ecco come le barre agiscono sull’assetto del kart
Le barre removibili, posizionate in diversi punti del telaio (anteriore, lato sinistro in corrispondenza del sedile, posteriore), aumentano la rigidità della struttura nella zona in cui sono poste. Al contrario, eliminandole, si rende il telaio più flessibile. Le barre oggi più utilizzate sono in acciaio e in teflon. Quelle in carbonio, più leggere, rigide (il modulo elastico del carbonio è molto superiore a quello dell’acciaio) e costose, in pratica non si usano e sono vietate nelle gare internazionali. Le barre anteriori possono avere diverse zone di attacco, variando leggermente l’effetto finale sull’assetto del kart. Le barre anteriori e posteriori, sia in acciaio sia in teflon, possono avere sezione circolare o schiacciata centralmente. In questo caso, la rigidità aumenta
mano a mano che la sezione schiacciata ruota dalla posizione orizzontale a quella verticale. In realtà, però, oggi, tali barre vengono posizionate o orizzontalmente (rigidità minima) o verticalmente (rigidità massima). In passato si sono visti anche telai con barra anteriore saldata al telaio o tagliata al centro. Nel primo caso si perdeva la possibilità di regolazione tramite l’eliminazione della barra, nel secondo la regolazione avveniva bloccando le due parti di tubo centralmente. La barra fissa dava dei vantaggi legati al fatto che i punti di giuntura fra barra e telaio rappresentano zone di discontinuità del materiale e flettono in modo non uniforme. Oggi, con il miglioramento delle tecniche costruttive, il problema è trascurabile e quasi tutti i telai offrono all’anteriore una barra removibile.
Ogni volta che si irrigidisce il telaio in una data area, aumenta il grip delle gomme in quella zona. Infatti, la distribuzione delle forze peso e centrifuga (in curva) sulle quattro ruote si trasferisce maggiormente sulle ruote vincolate a una struttura più rigida.
La barra anteriore, per esempio, determina un irrigidimento dell’avantreno del kart e, quindi, un maggiore grip sulle ruote anteriori.
Ma una rigidità superiore significa anche una reattività superiore e, quindi, sempre considerando il caso della barra anteriore, la sua presenza garantisce maggiore rapidità in inserimento e nei cambi di direzione.
Lo stesso principio vale per la barra posteriore: montando una barra per irrigidire il retrotreno, aumenta il grip sulle ruote posteriori e miglioria la loro reattività. Ciò è dovuto al fatto che un sistema più rigido flette meno, per cui la forza agente sulle ruote posteriori, dovuta al peso di kart e pilota e alla forza centrifuga, raggiunge l’intensità massima in tempi più brevi. Facciamo un esempio per capire il concetto: se provate a spostare un oggetto pesante facendo leva con un tubo metallico, certamente l’oggetto si sposterà prima di quanto non succederebbe con un tubo di plastica. Questo perché, con un materiale più flessibile, il tubo prima dovrà flettere molto, e solo in seguito l’oggetto si muoverà.
Tornando alle barre del kart, rimane da dire di quella laterale che, posta all’altezza del sedile, rende più rigida la zona centrale del telaio limitando la flessione generale, piuttosto che la torsione dell’avantreno rispetto al retrotreno. L’effetto è un aumento generalizzato del grip sulle quattro ruote, ma anche un telaio più nervoso.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, con pista bagnata si tende a smontare tutte le barre, proprio per rendere il telaio più morbido e, quindi, meno brusco nei cambi di direzione. Questo aiuta il controllo del telaio che, quando il grip è bassissimo, tende a perdere facilmente aderenza con situazioni di continuo sottosterzo in ingresso di curva e sovrasterzo in uscita. Irrigidire il telaio con le barre, in questo caso, non darebbe l’effetto di maggiore grip proprio perché l’aderenza è in assoluto troppo bassa.