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Tecnica | Liquido dei freni

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LIQUIDO DEI FRENI

14 Maggio 2022
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È il fluido che trasforma la forza impressa sul pedale del freno nella forza che comprime le pastiglie sul disco per frenare il kart. Per questo è fondamentale assicurarsi che mantenga le proprie caratteristiche invariate più a lungo possibile

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Il liquido dei freni è un olio idraulico che ha il compito di trasmettere la forza frenante impressa sul pedale del freno alle pinze delle ruote. L’olio viene messo in pressione dalla pompa dei freni, che può imprimere una pressione variabile, da pochi bar fino a oltre 100 bar. Esistono due famiglie ben distinte di liquidi dei freni: quelli a base glicolica e quelli a base siliconica. I primi, a base glicolica, si caratterizzano per la loro corrosività e per il fatto di essere igroscopici, cioè tendono ad assorbire l’umidità presente nell’aria attraverso le tubazioni e le guarnizioni di tenuta.

L’umidità è un fattore che va a compromettere l’efficienza del liquido, alterandone le sue caratteristiche fisiche. Più elevato è il punto di ebollizione del liquido freni, tanto maggiore sarà la sua proprietà igroscopica. I liquidi siliconici, dal canto loro, non sono igroscopici né corrosivi, ma sono più comprimibili rispetto a quelli gliconici. La tipologia più diffusa di questi prodotti è la DOT 4, che possiede un’ottima resistenza alle temperature e una bassa igroscopicità.

“Il liquido dei freni a base glicolica è igroscopico, cioè assorbe l’umidità presente nell’aria”

La caratteristica principale che deve possedere un olio dei freni è quella di essere poco comprimibile, altrimenti la corsa del pedale del freno si allunga, con la sensazione di elasticità del comando.

Temperatura Comprimibilità Viscosità
Temperatura
Comprimibilità
Viscosità

Per compiere al meglio la sua funzione, il liquido dei freni deve possedere molteplici proprietà. Innanzitutto deve essere poco comprimibile, anche ad elevate pressioni e temperature, per rendere minime l’elasticità e la corsa sul pedale del freno. In secondo luogo, deve possedere un elevato punto di ebollizione (o temperatura minima di ebollizione) in modo da evitare il fenomeno del “vapor lock”, cioè la formazione di bolle d’aria nel circuito, con conseguente allungamento della corsa del pedale. In particolare, questo fenomeno si manifesta nel momento in cui l’acqua, presente sotto forma di umidità nel circuito frenante, va in ebollizione a causa delle temperature troppo elevate raggiunte dal liquido dei freni (per il calore generato dalle pastiglie, dai dischi e dalle pinze freno durante le frenate in pista) producendo bolle d’aria comprimibili. Il pedale, pertanto, diventa elastico, spugnoso, e la forza frenante impressa dal piede non si trasferisce in modo totale e diretto dalla pompa alla pinza freno, facendo perdere efficienza all’impianto. Il liquido dei freni deve, inoltre, avere un basso valore di viscosità, per garantire perdite di carico (perdite di pressione) minime anche nei passaggi più stretti del circuito frenante, come all’interno della pompa o della pinza dei freni, dove i condotti hanno anche diametri di pochi millimetri.

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